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Solidarietà, il biker Limonta respinto dall'hotel in Russia

«Per gli italiani niente stanze. L’albergatore contesta il sostegno del nostro governo all’Ucraina»

Stefano Sagrestano

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stefano.sagrestano@gmail.com

27 Maggio 2023 - 05:20

Solidarietà, il biker Limonta respinto dall'hotel in Russia

Maurizio Limona a Capo Nord

PANDINO - «Il proprietario dell’hotel me lo ha detto a chiare lettere. Non gli piace la posizione che il governo italiano ha preso appoggiando la scelta di rifornire di armi l’Ucraina, impegnata a contrastare l’invasione russa, per questo motivo ha rifiutato di ospitarmi nel suo albergo».

A raccontare cosa gli è accaduto un paio di giorni fa nella città russa di Petrozavodsk, nel nord del Paese, è Maurizio Limonta, il motociclista pandinese d’adozione protagonista del raid sino alla penisola della Kamchatka, sull’oceano Pacifico. Un viaggio iniziato un paio di settimane fa da Pandino in sella a una Yamaha Ténéré che lo ha portato prima a Capo Nord, in Norvegia, e poi a scendere nella confinante regione della Carelia, in Russia.

«Al di là del pensiero di ognuno, io sono contro le armi e le guerre senza se e senza ma, penso che quell’hotel dovrà rifiutare molti clienti se segue questa logica» aggiunge Limonta. La difficoltà di trovare alloggio potrebbe proseguire anche nel corso dell’attraversamento del territorio russo.

Ieri Limonta non ha avuto problemi, avendo trovato ospitalità da un amico a Udomlyia città a che si trova a 400 chilometri a nord ovest dalla capitale Mosca. «Sono stato a trovare un esploratore, fotografo e motociclista, il più esperto al mondo di terre Siberiane e non solo, Anatoly Chernyavskiy che si sta preparando per l’ennesima extrema spedizione alle isole del Commodoro sullo stretto di Bering al 200 miglia dalla costa occidentale della Kamchatka. Ovviamente in moto».

Già a inizio settimana l’ingresso in Russia non era stato così agevole, con Limonta che era stato sottoposto ad un’accurata perquisizione di tutto il suo bagaglio. Nei prossimi giorni dovrà raggiungere i compagni di viaggio gli amici di tante avventure Franco Ballatore e Rosario Sala (che hanno scelto percorsi diversi, passando dall’Anatolia), per poi proseguire verso la penisola asiatica della Russia, oltre la Siberia: decine di migliaia di chilometri da percorrere in sella alle Yamaha Ténéré 700, fornite dalla casa madre, che sostiene il raid con altri sponsor. Hanno fissato il meeting point a Dushanbe, capitale del Tagikistan.

Nella seconda parte del viaggio il trio sarà all’ospedale pediatrico di Emergency in Afghanistan, per portare le donazioni raccolte, tra cui i mille euro del moto club Pandino, anche grazie al libro di Sala che racconta le avventure dei bikers. La Yamaha sostiene ufficialmente il raid mettendo a disposizione le moto.

Una volta in Kamchatka si imbarcheranno per il Giappone, per poi raggiungere la casa madre dell’azienda e concludere lì la loro avventura. Sarà ormai estate inoltrata.

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