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Ex polo universitario: maxi appalto, ditta unica per i tre progetti

Le opere saranno assegnate entro la fine dell’estate e il super-cantiere potrà partire entro la fine dell’anno

Stefano Sagrestano

Email:

stefano.sagrestano@gmail.com

25 Aprile 2023 - 05:10

Ex polo universitario: maxi appalto, ditta unica per i tre progetti

L'ex polo universitario

CREMA - Un unico maxi appalto da 4,8 milioni di euro per sistemare tutto il piano terra dell’ala A dell’ex università e, in contemporanea, riqualificare l’edificio dal punto di vista delle normative sismiche. Non è finita.

Il cantiere comprenderà anche i lavori per rendere agibile l’ala B di via Bramante, quella che da decenni giace in stato di abbandono: qui saranno da rifare il tetto e poi procedere agli altri adeguamenti strutturali.

Il Comune ha scelto di unire i tre finanziamenti ottenuti negli ultimi due anni: tre progetti distinti, con l’apertura del bando di gara programmata per il mese prossimo, in modo da assegnare le opere entro la fine dell’estate e partire così con il cantiere entro fine anno.

Un incarico di verificare i definitivi è stato appena assegnato, per un importo di 38mila euro, all’ingegner Bernardo Vanelli di Castelleone.

Nell’ordine, il primo dei tre progetti che vengono unificati è quello denominato ‘Ex O. hub dell’innovazione’, che quota 1,8 milioni di euro, di cui un milione garantito da Fondazione Cariplo e il resto da Comune di Crema (ente capofila) con 400mila euro, Provincia (250mila euro), Politecnico di Milano (14mila euro), Associazione cremasca studi universitari (60mila euro) e Camera di commercio (70mila euro). Comprende i lavori per riqualificare il piano terra dell’attuale sede (ala A) dei corsi Its di alta formazione in tecnico della cosmesi, della laurea in infermieristica e del master in infermiere di famiglia. L’avvio della Fondazione Hub dell’innovazione (naturale evoluzione di Acsu destinata alla liquidazione) come gestore del sito di alta formazione e ricerca e la realizzazione del laboratorio didattico di cosmetica utile al corso Its (oggi gli studenti utilizzano le attrezzature dell’istituto Galilei).

Il secondo progetto è quello di riqualificazione sismica dell’ala A, 1.156.000 euro di spesa, grazie a 500mila euro della Regione e a 656mila euro di risorse comunali.

Infine il terzo, per rendere agibile l’ala B: 1.873.000 euro interamente finanziati dal Piano nazionale di ripresa e resilienza.

«La decisione di unire i tre progetti in un’unica gara – sottolinea l’assessore alle Opere pubbliche Gianluca Giossi – è stata presa con l’obiettivo di rendere più snella la gestione dei cantieri. Con il prossimo affidamento dei lavori ad una sola ditta sarà ottimizzato anche il coordinamento in fase di esecuzione. Otterremo maggiori economie, evitando interferenze tra differenti imprese che opererebbero su un unico fabbricato. Rimarranno comunque distinti i tre lotti funzionali. Dopo aver verificato tecnicamente che questa operazione è possibile, abbiamo deciso di muoverci di conseguenza».

Dalla relazione tecnica allegata ai progetti, si legge che l’ex università «è un complesso è costituito da un unico edificio di superficie coperta di circa 10.000 metri quadrati con una altezza interna media di 6,73 metri, oltre ad un’area verde di pertinenza. Non sono presenti specifici vincoli o tutele. L’immobile, ricadente nell’ambito urbano, risulta di proprietà al 50% in quote indivise del Comune e della Provincia di Cremona. Per ottenere le risorse necessarie l’ex giunta Bonaldi aveva partecipato a tre linee di finanziamento distinte per interventi complementari. Da qui i singoli progetti. I finanziamenti ottenuti non coprono lo stesso costo e non si sovrappongono, ma sono comunque complementari.

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