L'ANALISI
23 Aprile 2023 - 05:25
CREMONA - Da un lato i duecento posti di lavoro ‘bruciati’ rispetto al febbraio dello scorso anno; dall’altro la netta crescita dei contratti stabili e di quelli a tempo determinato: è a due facce il bilancio del mercato del lavoro in provincia, nel mese di febbraio. Lo evidenzia il centro studi di Cisl-Asse del Po, che prende in esame i dati della piattaforma regionale Sistal.
«Il sistema occupazionale territoriale è in una fase di continuo riposizionamento nel rapporto fra domanda e offerta — commenta Dino Perboni, segretario provinciale della Cisl —. Per determinare una crescita duratura e di qualità dell’occupazione, in un quadro globale in rapido cambiamento, è necessario perseguire gli obiettivi indicati dal Pnrr, vale a dire la digitalizzazione, il potenziamento delle energie alternative, la realizzazione delle infrastrutture viabilistiche e di quelle immateriali, con un’attenzione prioritaria alla sanità e alle scuole».
Perboni, quindi, indirizza il pensiero alla sfida formativa: «Occorre anche predisporre percorsi di formazione mirati alle nuove competenze e all’aggiornamento di quelle esistenti».
Il segretario della Cisl, inoltre, rimarca la centralità del tema infrastrutturale: «Sono dirimenti il raddoppio della linea ferroviaria Mantova-Milano, che va accelerato, così come l’autostrada Cremona-Mantova: le infrastrutture sono l’asse portante del piano di sviluppo socio-economico del territorio».
PER INGRANDIRE CLICCA QUI
Le osservazioni della Cisl si fondano sui numeri. A febbraio, in provincia di Cremona, le proroghe sono diminuite dell’1,9% passando dalle 1.002 del 2022 alle 983 di quest’anno, mentre le assunzioni sono calate del 2,3%, scivolando da 3.649 a 3.564. Anche le cessazioni hanno subito una contrazione del 5,1%: da 3.254 a 3.089.
Le trasformazioni, invece, sono aumentate del 19%, con un balzo da 394 a 469. Il saldo fra assunzioni e cessazioni nel febbraio 2023 rispetto allo stesso mese del 2022 presenta una flessione del 2,3%, con una perdita di 194 contratti di lavoro.
Tra i settori più dinamici, spiccano i servizi e il commercio (+302 assunzioni) e l’agricoltura (+135), mentre risulta in affanno l’industria (-121). La dinamica del mercato occupazionale in provincia rispecchia sostanzialmente l’andamento regionale: in Lombardia, infatti, il rapporto fra nuovi contratti e interruzioni dei rapporti di lavoro si è assestato a -2,1%.
Rispetto alle tipologie contrattuali, per l’apprendistato si rileva un aumento delle assunzioni del 9,3% (da 118 nel 2022 a 129 nel 2023) e un calo delle cessazioni del 16,7% (da 90 a 75). Le assunzioni con contratti a tempo indeterminato sono cresciute del 4,1% (a 784 a 816) e le cessazioni sono diminuite del 9,7% (ai 919 a 830).
Complessivamente i contratti permanenti hanno fatto registrare uno sviluppo positivo delle assunzioni pari al 4,8% (da 902 a 945 ), mentre le cessazioni hanno subito una riduzione del 10,2% (da 1.009 a 905 del 2023): il saldo rapportato al 2022 mostra una crescita del 137,4%, pari a +147 assunzioni.
In ridimensionamento, invece, i contratti flessibili: la diminuzione del 13,3% si traduce in -67 assunzioni. Sul fronte dei lavori a progetto, il saldo presenta una crescita del 25,3%, corrispondente a +111 posti di lavoro.
Lo scenario provinciale è in linea con la tendenza nazionale delineata da ministero del Lavoro e delle Politiche sociali, Banca d’Italia e Agenzia nazionale per le politiche attive del lavoro: nel primo bimestre del 2023 — si legge nello studio ‘Il mercato del lavoro: dati e analisi’ — l’occupazione dipendente è tornata a crescere, soprattutto quella a tempo indeterminato, ma nei prossimi mesi potrebbero aumentare i contratti meno stabili.
Copyright La Provincia di Cremona © 2012 Tutti i diritti riservati
P.Iva 00111740197 - via delle Industrie, 2 - 26100 Cremona
Testata registrata presso il Tribunale di Cremona n. 469 - 23/02/2012
Server Provider: OVH s.r.l. Capo redattore responsabile: Paolo Gualandris