L'ANALISI
03 Aprile 2023 - 05:10
CREMONA - Alberto Gigliotti, medico di origini catanzaresi, da anni al lavoro all’ospedale Maggiore di Crema, è il nuovo segretario provinciale del Partito socialista italiano (Psi). La sua elezione nell’assemblea generale di sabato coincide con la rinascita, a livello locale e nazionale, del partito.
«Per me è una soddisfazione – sottolinea Gigliotti – e devo ringraziare molti che mi hanno sostenuto, da Virginio Venturelli a Diego Rufo, sino a Silvano Bonali. Dopo anni di lavoro siamo riusciti a mettere in piedi il partito, con uno sforzo importante. Adesso dobbiamo guardare al futuro, senza abbandonare le nostre tradizioni, ma con grande attenzione all’innovazione, connessi ai tempi attuali, per essere presenti al fianco dei cremonesi e affrontare i problemi del territorio. Ad oggi la risposta gli elettori l’hanno trovata nella destra sociale. Il centrosinistra non è riuscito a dimostrasi vicino alla gente, a volte troppo concentrato su dinamiche personali. A livello regionale ci ha danneggiati anche il fatto di non aver fatto le primarie con il Terzo polo. Noi, come socialisti, avevamo fatto di tutto per mettere insieme Majorino e Moratti, facendo da collante. Purtroppo non ci siamo riusciti. Con ogni probabilità alle prossime elezioni europee ci presenteremo con il nostro simbolo».
Il congresso si è svolto in città, e ha ricordato il compagno senatore Maurizio Noci. «Come Psi riprendiamo il cammino – hanno sottolineato i protagonisti –: l’obiettivo principale sarà quello di recuperare il rapporto con l’elettorato e con l’opinione pubblica, proponendo risposte credibili alle problematiche territoriali, cercando di concretizzare i valori di giustizia sociale, di solidarietà e di libertà che da sempre ispirano i socialisti».
Prossimi eventi da programmare saranno gli stati generali del socialismo finalizzati a riunire tutti i circoli, associazioni e comunità socialiste partendo dai territori, come quello Cremonese, fino a livello regionale e nazionale.
«Il Psi – concludono i protagonisti del congresso – con i suoi 130 anni di storia, ha avuto il merito di aver contribuito alla costruzione di un’Italia migliore. Non da meno è stata l’azione politica dei socialisti cremonesi: con i propri amministratori locali, sono stati interpreti di quella politica delle cose, che ha ben funzionato grazie al contatto diretto con il territorio. Uno su tutti, il compianto sindaco Emilio Zanoni, la cui Fondazione oggi ne è attiva testimonianza. Occorre evidenziare, inoltre, il ruolo che le comunità socialiste del Cremasco, del Cremonese e del Casalasco hanno avuto fino ad oggi, nel mantenere vivo il socialismo nel territorio».
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