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RIPALTA GUERINA

La preoccupazione. Rondò spericolato: «Rischiamo di finire falciati»

Gli operai dell'impresa: "Sono molti i conducenti che sfrecciano a velocità superiori rispetto a quelle consentite e indicate dai segnali collocati lungo il percorso"

24 Febbraio 2023 - 05:10

La preoccupazione. Rondò spericolato: «Rischiamo di finire falciati»

RIPALTA GUERINA - «Sono molti gli automobilisti che sfrecciano a velocità superiori a quelle consentite e indicate sui segnali collocati lungo il percorso. Speriamo che non si verifichino incidenti»: a lanciare l’allarme sono gli operai in azione sul cantiere della nuova rotatoria tra la ex statale 591 e via XXV Aprile.

È un vero e proprio sos quello degli specialisti incaricati di mettere in sicurezza l’intersezione stradale: il traffico scorre regolarmente in entrambi i sensi di marcia e i tanti — troppi — conducenti spericolati rappresentano un serio rischio per l’incolumità delle squadre al lavoro. Precauzioni maggiori dovranno essere adottate quando l’intervento si sposterà lungo l’arteria principale, oppure i pericoli per gli operai si faranno ancor più seri.

Nonostante i rischi, i lavori procedono secondo i tempi preventivati, nonostante le temperature rigide: «Il gelo — riferiscono gli addetti – ha causato un rallentamento in alcuni momenti per consentire ai materiali utilizzati di assemblarsi, amalgamarsi e assestarsi al meglio».

L’intervento è iniziato ad ottobre dalla parte di via XXV Aprile per spostarsi poi sul lato opposto, in via Dama, in direzione di un nucleo di cascine verso ovest. In corso d’opera è stato deciso di modificare il livello della rotatoria rispetto a quello del terreno per non mandarlo sott’acqua in caso di pioggia abbondante. Rispetto al progetto iniziale, inoltre, sono state programmate apposite canalizzazioni per portare l’acqua nei campi. Le variazioni finiranno, probabilmente, per incidere sul costo finale, previsto inizialmente intorno ai 600 mila euro.

Intanto si va delineando il semicerchio che dovrà collegarsi con il tratto già tracciato all’inizio di via XXV Aprile. L’accesso all’abitato continua, naturalmente, a rimanere precluso da questo lato con qualche sacrificio per coloro che devono accedere o uscire, costretti a seguire il percorso alternativo, più lungo di qualche centinaio di metri in più. Per via Dama si conciliano le esigenze del cantiere con quelle degli automezzi e dei mezzi agricoli.

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