L'ANALISI
28 Gennaio 2023 - 05:10
PANDINO - «Cinque richieste in una settimana per avere i nominativi dei nostri diplomati. Le aziende lattiero casearie cercano ragazzi da inserire nel proprio organico, stesso discorso per allevamenti con caseifici interni e per gli agriturismi. In Italia e all’estero. E noi non abbiamo nessuno da mandare: i nostri ex allievi sono troppo pochi. Stanno già lavorando o sono all’università».
Il racconto di Carla Bertazzoli, direttore della scuola casearia, conferma l’estremo appeal dei tecnici formati in via Bovis. Possono addirittura scegliere dove cominciare la loro carriera. Così sarà anche per i ragazzi che frequentano la quinta quest’anno. Una situazione che fa piacere all’istituto, ma che suona anche come un campanello d’allarme per il settore lattiero caseario.
«Con così pochi tecnici formati e dunque con la scarsità di personale specializzato – si chiede Bertazzoli – dove andrà a finire il know how acquisito delle nostre imprese? Come faranno a produrre formaggi da fornire agli chef stellati, se non hanno giovani preparati da inserire in organico? Come potranno soddisfare le richieste dall’estero del nostro made in Italy, senza rimpiazzare i casari che vanno in pensione o senza inserire nuove figure, capaci di affrontare le produzioni anche utilizzando le nuove tecnologie?».
Un appello alle istituzioni locali e non, affinché promuovano la scuola verso le nuove generazioni, mettendo così in moto un circolo virtuoso che porti più iscrizioni e dunque consenta anche alle aziende di guardare con serenità al proprio futuro.
Proprio per aumentare l’appeal della Casearia, da settembre l’istituto di via Bovis sarà il primo o professionale agrario a livello regionale a far partire il diploma sui quattro anni, invece che sui cinque tradizionali. La proposta è stata sostenuta dallo Stanga di Cremona, di cui la scuola pandinese fa parte. Il diploma su quattro anni avvicina la Casearia all’Europa, dove in moltissimi Paesi la Maturità si prende a 18 anni. In più va incontro alle aziende del settore lattiero caseario che hanno l’esigenza di avere forze fresche. Il programma dei quattro anni non ridimensiona assolutamente la preparazione del futuro tecnico. Sono state aggiunte ore di laboratorio e di materie di indirizzo, senza tralasciare quelle di cultura generale. Da settembre sarà programmata una classe prima per questa sperimentazione, autorizzata dal ministero dell’Istruzione.
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