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In sedici su mille hanno l’influenza: «Proteggetevi»

L’appello degli specialisti dell’Ats e di Asst Cremona e Crema

La Provincia Redazione

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21 Dicembre 2022 - 05:15

In sedici su mille hanno l’influenza: «Proteggetevi»

CREMONA - L’ultimo bollettino Influnet dell’Istituto Superiore di Sanità evidenzia anche in provincia un numero di casi medio di 16 ogni mille assistiti, contro i 13 della settimana scorsa, con aumenti in tutte le fasce di età: la circolazione del virus dell’influenza ha superato la soglia di intensità ‘alta’, simile a quella che normalmente si raggiunge a cavallo tra gennaio e febbraio. E con la circolazione che cresce a ritmo costante e veloce, specie nei bambini più piccoli, l’invito che l’Ats della Val Padana rivolge a tutta la popolazione è quello di aderire più convintamente alla campagna vaccinale.

CECILIA DONZELLI, ATS VAL PADANA

«Se non lo si è fatto ancora, questo è il momento giusto per vaccinarsi – afferma Cecilia Donzelli, responsabile della struttura Malattie Infettive di Ats della Val Padana —. A fronte del significativo incremento del numero di casi registrato in queste settimane, è fondamentale che soprattutto chi ha contatti con persone anziane o fragili si vaccini. Non dobbiamo dimenticare infatti che anche l'influenza può manifestarsi in forme clinicamente gravi e che ci sono gli strumenti per ridurre il rischio, anche proprio attraverso l’adesione alla vaccinazione che oggi è offerta a tutta la popolazione».

FRANCESCA CO’, ASST CREMONA

All’appello di Ats della Val Padana, si aggiunge quello di autorevoli specialisti del territorio. A partire da Francesca Co’, direttore del Pronto Soccorso dell’Asst di Cremona: «Oltre ad essere arrivata in anticipo, l’influenza di quest’anno è molto virulenta e si sovrappone all’ennesima ondata Covid, mettendo in seria difficoltà il sistema ospedaliero. I vaccini contro il Covid hanno dimostrato di proteggere dalla malattia grave. Lo stesso discorso vale per l’influenza: dobbiamo vaccinarci, soprattutto se siamo soggetti a rischio (persone anziani o con più patologie, immunodepresse e operatori sanitari). Non farlo, può comportare complicanze legate alla malattia (come polmonite e insufficienza respiratoria), che possono portare all’ospedalizzazione».

GIOVANNI VIGANO', ASST CREMA

«In questi giorni — aggiunge Giovanni Viganò, direttore del Pronto Soccorso dell’Asst di Crema — si sta assistendo ad un incremento degli accessi in Pronto Soccorso per sindromi respiratorie febbrili ascrivibili a infezione da virus influenzali. Le forme che vengono trattate non sempre sono di lieve rilevanza clinica e mettono a rischio soprattutto le persone fragili, anziane e con comorbidità. Appare necessario ridurre la circolazione virale con una maggior adesione alla campagna vaccinale che, oltre a proteggere il singolo dalle forme più severe, garantisce una protezione trasversale della comunità in tutte le fasce di età. La vaccinazione è la forma più sicura e efficace per salvaguardare la salute di tutti i cittadini».

MARCO AGOSTI, MEDICO

Marco Agosti, medico di Medicina Generale, entra nel merito: «Sono medico di famiglia dal 1986, lavoro a stretto contatto con la gente, nei tre comuni di Casaletto di Sopra, Salvirola, Romanengo, ma anche in alcuni comuni limitrofi a supporto della contingente carenza medica. Nel mio lavoro quotidiano visito molte persone e sono, quindi, esposto a tutti gli agenti infettanti, in particolare ai virus influenzali. Quando trent’anni fa ho cominciato a vaccinarmi e a vaccinare tutta la mia famiglia, ho potuto constatare che la patologia influenzale è sostanzialmente scomparsa da casa mia, o comunque si manifesta in modo lieve. È necessario sfatare il mito che il vaccino non faccia ammalare, ma certamente il vaccino previene o attenua la malattia. È evidente che chi si ammala di influenza ed è vaccinato guarisce prima ed evita le gravi conseguenze della patologia. Tra i 3 e i 5 milioni di casi di influenza riportati annualmente evolvono in complicanze che causano il decesso in circa il 10% dei casi (vale a dire da 250 a 500 mila persone), soprattutto tra i gruppi di popolazione a rischio (bambini sotto i 5 anni, anziani e persone affette da malattie croniche)».

Benedetta Ghidini, pediatra libera scelta, tocca il tema specifico dei più piccoli: «I virus dell’Influenza più spesso in causa sono il virus dell’Influenza A e il virus dell’Influenza B. I virus dell’influenza modificano le proprie caratteristiche ogni anno: la nostra immunità non riesce a proteggerci, da un anno all’altro, perché il virus muta. Per questo, ogni anno viene formulato un vaccino adeguato ai virus circolanti, ma il tempo necessario perché la vaccinazione inizi ad essere efficace è di 2 settimane. Tra le fasce di popolazione più fragili, c’è quella dei bambini, in particolare quelli sotto i 6 anni. A questa età i bambini hanno difese immunitarie ancora non completamente mature. Frequentano comunità scolastiche dove il virus influenzale circola molto intensamente. Il modo migliore, semplice ed efficace, per proteggerli è vaccinarli».

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