L'ANALISI
09 Dicembre 2022 - 05:30
A due passi dalla strada
CREMONA - Prima Pizzighettone e San Bassano, poi Sesto, Soresina, Grumello e, pochi giorni fa, anche a Soncino a due passi dal centro storico. Si moltiplicano gli avvistamenti di lupi e la Polizia provinciale adesso considera l’animale protetto come un osservato speciale. Niente fucili, ovviamente, perché nessuno può e vuole abbattere il predatore, ma massima attenzione all’evoluzione del fenomeno.
«La situazione — spiega il vicecomandante del Corpo e responsabile del controllo dei lupi a Cremona per il coordinamento regionale Marco Sperzaga — è attentamente monitorata. Trattandosi di un animale molto elusivo è difficile fare un vero e proprio censimento, ma stimiamo che vi siano almeno 15 esemplari nel Cremonese. Pericolosi? Non per l’uomo, ma serve attenzione se si parla di altri animali. La Regione, in merito, ha attivato un’assicurazione che possa coprire danni causati dal lupo».
Lupi a spasso per tutto il territorio. C’è da aver paura? No, secondo gli esperti. Ma il buon senso non è mai troppo. «Il lupo — precisa Sperzaga — ha come sua caratteristica comportamentale ben riconosciuta proprio quella di evitare in ogni modo il contatto con l’uomo. Diverso è il discorso per gli ungulati, daini e caprioli, che vede come ghiotte prede, ma in situazioni di bisogno. Essendo infatti un predatore opportunista, si accontenta anche di carcasse o placente».
Fatti assodati e da sempre ben documentati. Ma allora, perché tanti nuovi avvistamenti e perché tanto lontani dal tradizionale habitat golenale? «Gli sporadici avvistamenti fuori dalla zona golenale non riguardano, come potrebbero pensare alcuni — assicura il vicecomandante — esemplari affamati in cerca di cibo ma, piuttosto, degli individui giovani alla ricerca di un proprio territorio e che cercano quindi di formare un nuovo gruppo».
Da avvicinare con cautela quindi, o ancor meglio da non avvicinare proprio, ma non stiamo parlando di bestie fameliche e non è il caso di allarmarsi: «Il lupo vive in stato di libertà, è protetto e sinché non provoca danno dev’essere lasciato in pace — chiosa l’esperto —: il consiglio è, in caso di avvistamento, di contattare immediatamente noi, i carabinieri forestali o il Centro grandi carnivori».
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