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Sull’Area Omogenea è dialogo FdI-sindaco

Critici i primi cittadini di Chieve e Monte, Bergamaschi apprezza toni e aperture

Dario Dolci

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26 Ottobre 2022 - 05:15

Sull’Area Omogenea è dialogo FdI-sindaco

CREMA - Critiche per la lauta buonuscita ai Comuni dissidenti di Scrp e loro rientro in quota irrisoria in Consorzio.IT e per la doppia carica a Gianni Rossoni. Forte impegno comune su temi impattanti per il territorio quali la viabilità, in particolare verso Milano, e la gestione e l’organizzazione della sanità, preservando l’ospedale e implementando con le Case di comunità e prospettive di allargamento. Sono questi alcuni degli argomenti trattati nell’incontro Area Omogenea tra passato e futuro, organizzato da Fratelli d’Italia nella propria sede.

I relatori sono stati Davide Bettinelli e Giuseppe Lupo Stanghellini, sindaci di Chieve e Monte Cremasco. Ha introdotto il coordinatore cittadino Giovanni De Grazia, con moderatore Alberto Bonetti. Tra gli ospiti, il sindaco di Crema Fabio Bergamaschi e il senatore Renato Ancorotti. Bettinelli ha fatto una cronistoria sulla genesi e l’evoluzione dell’area omogenea, di cui fanno parte 48 Comuni che assommano una popolazione di circa 165 mila abitanti, corrispondente al 45% dell’intera provincia.

«Nel 2015 - ha affermato il sindaco di Chieve - è stata fondamentale per il salvataggio del presidio ospedaliero. In periodi più recenti si è occupata di servizi di carattere sovracomunale, tra cui i varchi elettronici». Lupo Stanghellini ha fotografato la situazione più recente e attuale e ricordato come l’Area omogenea sia portavoce di esigenze sovracomunali, con peso e forza maggiore nelle interlocuzioni con Provincia, Regione e Ministeri. A seguire ha rimarcate alcune criticità. «L’Area omogenea, di carattere strettamente politico, è legata al suo braccio operativo Conzorzio.IT per la gestione di servizi. Al vertice della prima e del comitato ristretto del secondo c’è la stessa persona, vale a dire il sindaco di Offanengo, Rossoni. Nulla contro di lui, essendo ben note le sue capacità e competenze, ma la doppia carica è inopportuna, perché finirà per dare ordini a sé stesso. Inoltre la individuazione della persona è avvenuta non proprio alla luce del sole».

La forte criticità, Lupo Stanghellini la rileva nella gestione dei Comuni recedenti: «Sono stati liquidati nella loro uscita da Scrp e ora rientreranno con esborsi decisamente inferiori a quanto introitato, in Consorzio.IT». Per il resto, da parte di tutti gli intervenuti, si considera l’Area omogenea una realtà positiva e con potenzialità da esprimere in favore del territorio che va oltre il Cremasco e si vuole estendere anche fuori provincia: si parla di Merlino e Treviglio. Bergamaschi nel suo intervento ha apprezzato la serietà e il rispetto profusi anche nelle critiche, nonché l’apertura a che il futuro dell’Area omogenea porti a risultati positivi anche in altri ambiti rispetto a quelli già segnalati, quali la gestione ambientale, a partire dalle comunità energetiche, e la mobilità, ad esempio con un sistema ciclopedonale sovracomunale.

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