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L'AGRICOLTURA INNOVATIVA

Biogas di nuova generazione. Soncino diventa la capitale

Inaugurato il complesso nell’azienda della famiglia Mazzetti di Gallignano. «La scelta del futuro»

Andrea Niccolò Arco

Email:

andreaarco23@gmail.com

23 Ottobre 2022 - 05:10

Biogas di nuova generazione. Soncino diventa la capitale

L'inaugurazione del maxi impianto a biogas

SONCINO - Un maxi impianto a biogas che raddoppia quello creato circa dieci anni fa, in anticipo su temi e tempi, nell’azienda agricola della famiglia Mazzetti di Gallignano, frazione di Soncino. L’opera è un piccolo gioiello ingegneristico ed ecologico: sostituendo 15 tonnellate di insilato di mais al giorno (quasi il 30% dell’alimentazione dell’impianto) con 40 metri cubi di letame permette di generare energia elettrica con la stessa efficienza ma con un impatto ambientale praticamente dimezzato. La grande struttura, inaugurata ieri col taglio del nastro e la benedizione del parroco don Lino Viola, è frutto della sinergia tra settore pubblico e privato, essendo inclusa nel Piano Integrato d’area Oglio-Serio finanziato da Regione Lombardia. Dalla Palestina, dov’è in trasferta di lavoro, anche l’encomio del dirigente del Gestore Servizi Energetici nazionale Alberto Biancardi: «Investimento interessante e, per Cremona, il biogas è la scelta adeguata. Dobbiamo capire se e in che modo questi esempi si possano replicare in chiave nazionale e non solo. Da qui passa la transizione ecologica».

L'impianto dell’azienda agricola della famiglia Mazzetti di Gallignano


Zootecnia e difesa dell’ambiente possono andare a braccetto? Sì. E l’esempio virtuoso arriva dalle campagne soncinesi, più precisamente dalla frazione maggiore di Gallignano e dalla Mazzetti, azienda storica del settore. Qui ieri, nel convegno inaugurale coordinato dal giornalista Marcello Menni, sono intervenuti amministratori, tecnici, dirigenti e ovviamente imprenditori per assistere al «primo giorno» dell’innovazione in campo produttivo-energetico. Ad aprire le danze il sindaco Gabriele Gallina che, con l’assessore Elvira Ambrogi e il consigliere all’Agricoltura Giovanni Mazzetti, ha messo l’accento sul successo della partnership istituzioni-imprenditoria: «Un impianto che sicuramente migliora l’apparato ambientale locale e Cremonese. Pubblico e privato hanno dimostrato che, lavorando insieme, possono fare molto per il territorio». Anna Mazzoleni, coordinatrice del PIA, ha evidenziato come questo momento sia il simbolo di un nuovo modo di intendere e valorizzare le risorse del nostro ambiente: «Il Comune di Soncino, con Barbata, Fontanella e il Parco Oglio Nord comprendono l’importanza di una realtà territoriale ricca di risorgive, fontanili e animata da un’agricoltura molto intensa che genera indotto economico e sociale. Questo lo scopo del Piano». In cattedra anche Mauro Mazzetti, vero protagonista della giornata che, alle parole, ha preferito i fatti, lasciando che gli avventori giudicassero coi propri occhi quel che si è fatto. In un’atmosfera conviviale e di generale emozione, il taglio del nastro e gli applausi: ora il digestore è già operativo.

Per costruire il secondo lotto dell’impianto, costruito in tempi record dalla Iceb dei fratelli Peveroni, c’è voluto un mese solo. Ben più lungo e complesso l’iter burocratico che, invece, ha richiesto circa cinque anni. Importante l’operazione finanziaria che, coordinata dalla Promis di Milano, ha visto coinvolta la Bcc di Caravaggio, la Bcc di Milano e la Banca Popolare di Sondrio. Ora l’impianto è pronto. Ma di cosa si tratta? Semplificando: la struttura, detta di digestione anaerobica, ha una potenza di 380 kW per la produzione di biogas, che si sono affiancate a 400 kW di impianti a energia solare. Serve a produrre energia che viene immediatamente immessa nella rete. La nuova vasca, dotata di un sistema di ricircolo delle matrice, potenzia al massimo la resa energetica.

E perché conviene ed è ecologica? Data la densità di allevamenti presenti nel Cremonese, una zona notoriamente vulnerabile ai nitrati, il maggior quantitativo di liquame è facilmente reperibile sul territorio e, in sostanza, permette con meno costo e sforzo di produrre la stessa quantità di elettricità.

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