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IGIENE E SICUREZZA TRA I LOCULI

Una rete scaccia-piccioni per il decoro del cimitero

Giossi: «Sperimentazione su due campate, in caso di successo la soluzione diverrà strutturale»

Stefano Sagrestano

Email:

stefano.sagrestano@gmail.com

19 Ottobre 2022 - 05:05

Una rete scaccia-piccioni per il decoro del cimitero

CREMA - Sicurezza, decoro e igiene. Al via la sperimentazione anti piccione al cimitero Maggiore. Il Comune ha scelto di chiudere con delle reti anti volatili alcuni delle decine di colombari orizzontali vuoti che si trovano nelle campate della fascia sud del principale camposanto cittadino. «Puntiamo su questa soluzione, per verificarne l’efficacia e garantire così l’allontanamento dei volatili, che in quegli spazi fanno nidi o comunque trovano riparo, con i conseguenti problemi di igiene dovuti alla presenza di guano e parassiti» sottolinea l’assessore ai Lavori pubblici Gianluca Giossi.

Se i risultati saranno quelli sperati – la sperimentazione riguarderà un paio di campate – l’intervento verrà esteso. Questa soluzione servirà anche a risolvere un altro problema: le soluzioni fai da te per scacciare i piccioni, come le bottiglie di plastica da due litri, piene d’acqua, posizionate come barriera per chiudere i colombari. Con l’aggiunta di altro materiale di fortuna. Non certo un’immagine decorosa per un cimitero, che rischia così di diventare una discarica.

Alcuni cittadini per evitare l’invasione dei piccioni hanno collocato bottiglie di plastica e altri oggetti all’interno dei loculi vuoti trasformandoli così in mini-discariche


Una situazione di evidente degrado, che crea comprensibile imbarazzo e rincrescimento nei visitatori, soprattutto coloro che hanno i propri cari sepolti nelle stesse aree. Non mancano proteste e segnalazioni, innanzitutto al personale dell’ufficio cimiteri. C’è poi il problema sicurezza. Se una bottiglia da due litri piena d’acqua cade da uno dei loculi posti più in alto, può colpire e ferire una persona, provocandogli seri ematomi. Nelle scorse settimane, l’assessore aveva dato mandato agli uffici di studiare un possibile intervento.

Una visitatrice si occupa di una tomba al cimitero

«Le reti potrebbero rivelarsi efficaci e non richiedono nemmeno lavori che vadano a intralciare la fruizione del camposanto. La spesa poi sarebbe contenuta» prosegue Giossi. Evidente che la medesima soluzione potrebbe essere adottata anche negli altri cimiteri della città: San Bartolomeo, Santa Maria e San Bernardino. «Il decoro dei cimiteri è un nostro obiettivo – conclude l’ex presidente del Consiglio comunale –: i loculi orizzontali che sono aperti in quanto vuoti vanno messi al riparo dalla presenza dei piccioni. Le reti, inoltre, si potranno facilmente rimuovere nel caso ci sia in programma una sepoltura».

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