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L'EUROPARLAMENTO

La Ue e le sfide, Tinagli: «Fare di più e il Patto deve restare sospeso»

La presidente della commissione economica: «La priorità assoluta sarà quella di rendere sostenibili i percorsi di rientro del debito»

Agenzia Ansa news

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09 Giugno 2022 - 05:10

La Ue e le sfide, Tinagli: «Fare di più e il Patto deve restare sospeso»

La presidente Irene Tinagli

BRUXELLES - Nuovi interventi europei urgenti e incisivi sul fronte energetico, proroga della sospensione del Patto di stabilità ma senza rinunciare alla sua riforma e avanti tutta con la realizzazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr): per Irene Tinagli, presidente della commissione economica (Econ) dell’Europarlamento, sono queste le principali azioni che devono essere portate avanti per affrontare la doppia crisi innescata da pandemia e guerra. Un fronte sul quale, ha sottolineato la vicesegretaria del Pd, «il Parlamento europeo è in prima linea», oggi come ieri, per indicare soluzioni e «mandare segnali politici molto chiari ai governi nazionali. Se riusciremo a replicare l'accordo politico raggiunto all'inizio della pandemia per dare sostegno ai settori più colpiti dalla crisi, sarà possibile evitare gravi problemi sociali», ha osservato Tinagli. «Per ora l'impatto sul Pil di questa crisi è molto inferiore a quello del Covid. Però è insidiosa perché c'è incertezza sulla sua durata, sull'aumento dell'inflazione, sulla carenza delle materie prime. Per questo ci vogliono attenzione e azioni tempestive».

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In questo contesto, per la presidente della commissione Econ, è importante «non mollare la presa e implementare i progetti del Recovery in maniera rapida e incisiva» poiché il piano già prevede interventi destinati a favorire la transizione energetica, cioè «il fronte su cui dobbiamo accelerare il più possibile per arrivare a una maggiore indipendenza dalla Russia». Piccoli aggiustamenti del piano per tenere in conto gli aumenti dei prezzi e altri fattori esterni, sono possibili. Ma senza stravolgimenti o rinvii. «Spero che tutte le forze politiche capiscano l'urgenza di continuare a lavorare con serietà alle riforme e agli investimenti del piano».

Tinagli è comunque convinta che, sul fronte dell'energia a livello europeo bisogna fare molto di più. A cominciare dalla fissazione di un tetto al prezzo del gas importato e distribuito. Quanto alla proroga al 2023 della clausola di salvaguardia per la sospensione dell’applicazione del Patto di stabilità e crescita, l’esponente Pd ritiene che sia ormai un'ipotesi «abbastanza condivisa, anche se non scontata». Ma avverte che l’eventuale proroga «non sostituirà la necessità di un intervento europeo» a sostegno dei Paesi più esposti alla crescita del debito. «Non dico che serva un nuovo Next generation Eu, ma qualcosa di più mirato e circoscritto si».

Inoltre, bisognerà comunque procedere alla riforma del Patto.

Per Tinagli «la priorità assoluta sarà quella di rendere sostenibili i percorsi di rientro del debito» tenendo conto delle situazioni dei singoli Paesi ed evitando tagli indiscriminati che possano innescare spinte recessive. E mettendo al riparo i Paesi più esposti, tra cui c'è sicuramente l'Italia, da potenziali attacchi speculativi. 

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