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7 aprile

Lettere al Direttore (2)

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emanzini@laprovinciacr.it

09 Aprile 2017 - 04:00

Ne parlo con...

Una grande menzogna
Per mesi ossessionati dal virus Zika, poi basta
Egregio direttore,
per molti mesi, soprattutto nella prima metà del 2016, i giornali hanno parlato ossessivamente del virus Zika, della zanzara che lo trasmette, dei casi di microcefalia in Brasile che sarebbero collegati ad esso «a migliaia» e talvolta degli aborti «necessari» a impedire la nascita di bambini malformati. Le donne sono state terrorizzate. Ma dalla seconda metà del 2016 in poi il dibattito si è spento. Perché? Perché i dati finali non erano più ‘interessanti’ poiché la menzogna stava per essere smascherata. Siamo governati da farabutti assassini coadiuvati da media e organismi di tutti i tipi, compresi gli ‘elmetti bianchi’ in Siria.
Giuliano Galassi
(Cremona)

Siamo di fronte a uno di quegli allarmi amplificati a dismisura dai media. Non è il primo caso e se ci si pensa bene quasi sempre si tratta di questioni legate alla salute. Ricordo che in quei mesi tutto il mondo guardava al Brasile che ospitava le Olimpiadi.

Il comune intervenga
Tra risse spaccio la stazione è invivibile
Signor direttore,
tra criminalità, spaccio e risse la stazione di Cremona sta ormai diventando un luogo invivibile per i nostri cittadini che spesso evitano di frequentarla e di mandare i propri figli a scuola con i mezzi pubblici ormai infestati di queste ‘risorse’ che tanto piacciono alla nostra amministrazione ma che spesso creano seri problemi all’ordine pubblico. Frequentemente infatti capita di leggere notizie riguardanti discussioni nate dal nulla, per futili motivi, che spesso degenerano in risse violente e pericolose non solo per i partecipanti, ma anche per le persone che si trovano nel posto sbagliato al momento sbagliato. Le forze dell’ordine ormai si trovano con le spalle al muro in questa delicata situazione: gli agenti infatti spesso esitano ad intervenire a causa degli scarsi mezzi a loro disposizione e della quasi assente tutela legale nel caso, facendo il proprio dovere, dovessero malauguratamente infastidire in qualche modo le risorse, care amiche delle alte cariche comunali e statali che tanto sostengono un multiculturalismo che ora più che mai sta fallendo in campo globale. (...) Desideriamo ora invitare la nostra amministrazione a prendere una dura posizione relativamente a questi problemi (...).
Gioventù Nazionale Cremona

LA REPLICA
Sull'autostrada Cremona-Mantova il Centrodestra dica sì o no
Il recente incontro con il Ministro Delrio, è un passaggio significativo non solo perché è avvenuto alla presenza di rappresentanti territoriali che dovranno sempre di più lavorare in forte sintonia, ma anche perché l’interlocuzione ha consentito di affrontare le diverse partite infrastrutturali del sud Lombardia in modo sobrio e concreto. Oggi infatti non possiamo permetterci inutili polemiche ma occorre collaborazione fra chi seriamente crede in un lavoro di squadra mettendo in primo piano il territorio e le sue esigenze. E anche al nostro rappresentate in Regione mi chiedo se non sia ora di fare qualche passo in più, perché non basta polemizzare con il Governo, non basta da parte sua nemmeno attraversare tutti i meandri della nostra provincia se poi, ai tanti ‘si’, non seguono atti e scelte concrete. L’azione di governo comporta prima di tutto l’agire e purtroppo sull’autostrada Cremona – Mantova, su questa partita tutta regionale, la maggioranza di centrodestra non ha brillato per chiarezza e per determinazione; anzi ha scoperchiato al suo interno posizioni contrapposte che non hanno dato alcuna prospettiva. La Cremona - Mantova è un’autostrada regionale e dipende esclusivamente dalle decisioni della Regione Lombardia, perciò il centrodestra regionale eviti di menare il can per l’aia e dica con chiarezza definitiva si o no. Questo è un territorio che sulla partita infrastrutturale ha avuto, da Regione Lombardia, molte strette di mano e poca sostanza: negli ultimi decenni la gran parte delle risorse é stata orientata verso Nord, da Malpensa, ai consistenti interventi per Ferrovie Nord, fino a Expo. Non bastano pertanto apparizioni una tantum per segnalare il tema del trasporto su acqua, per annunciare il miglioramento delle tratte dei nostri pendolari o per cercare di gestire quell’Accordo Quadro per lo Sviluppo Territoriale poi rimasto lettera morta, tutti processi dichiarati in pompa magna dalla giunta regionale, anche con la complicità del consigliere Malvezzi e mai avviati. E’ invece molto positivo assistere all’iniziativa di due sindaci determinati ad affrontare le diverse partite di un territorio che, da parte di Regione Lombardia, non può essere compensato da qualche promessa o da qualche risorsa che arriverà in prossimità degli appuntamenti elettorali.
Andrea Virgilio
(Assessore all’Area Vasta e al Patrimonio Comunale - Cremona)

Le foto dei lettori

Un clic fortunato, ho fotografato il podalirio!
Signor direttore,
le scrivo di una cosa per la quale mi ritengo molto fortunato.
Sono molto appassionato di natura ed in particolare di birdwatching (osservazione ed identificazione di uccelli in natura!) Ma per mia passione personale, mi dedico anche alla fotografia!
La fortuna, che ho avuto in questo pomeriggio, è stata, facendo un giro in bici, su di un argine, di incontrare, questo meraviglioso lepidottero, chiamato Podalirio! In genere, ne vedo molte, quando vado in collina! Ma oggi, anche qui, vicino alle parti mie, ho avuto la felicità di incontrarla e, nonostante non avessi con me la fotocamera reflex, appena questa meraviglia della natura si è posata sul prato, con il mio smartphone, avvicinandomi piano piano, sono riuscito a immortalarla!
Questi lepidotteri, come il suo simile, a volte per qualcuno confondibile Macaone, fino ad anni fa, erano un po’ scomparsi! Adesso, piano piano, si ripopolano e io sono molto felice!
ale.mann81@gmail.com

La visita al cimitero
‘Travolto’ dai ricordi e da un po’ di nostalgia
Egregio direttore,
quando vado al cimitero a ‘trovare i miei’, passo davanti alle tombe di molti conoscenti. Spesso mi soffermo davanti alle loro lapidi e, automaticamente vedendo le foto, mi ritornano alla mente i ricordi degli incontri, di momenti passati insieme e anche di lunghe chiacchierate. Ma quando passo davanti a Graziano mi prende la nostalgia: era figlio di contadini, inizialmente aveva lavorato la terra lui stesso poi, negli anni settanta si converti all’industria andando a lavorare a Milano. Mi disse che si lavorava meno e si guadagnava di più, ma la campagna e soprattutto la natura l’aveva nel sangue e se l’hai nel dna non puoi più perderlo. Lui aveva una passione sfrenata per tutti i volatili, conosceva tutte le specie di uccelli delle nostre campagne... gli bastava squadrarne uno e ti diceva tutto, era un vero e proprio ornitologo e, malgrado avesse fatto solo la quinta elementare, leggeva tutto quello riguardante l’argomento. Nella cascina adiacente alla mia l’agricoltore gli aveva dato una casetta dove lui allevava, ma soprattutto studiava, i comportamenti e i suoni, ne aveva a decine, dallo storno alla capinera, dalla cinciallegra al codirosso, il picchio verde, l’upupa ecc... Si riteneva un principiante dilettante ma era un vero e proprio esperto superiore a certi professori, per lui non era solo un passatempo ma un vero hobby, d'estate prima di prendere il treno passava a salutarli alle 5 di mattina! Per studiarli aveva le sue tecniche, li osservava nel campo e rimaneva appostato per ore ed ore magari nascosto dietro ad una pianta. Mi capitava certe sere di andarlo a trovare nel suo studio, curioso gli facevo molte domande, esempio sulle rondini, mi diceva che alla sera quella smania e agitazione con voli rasenti la terra e lanciate a tutta velocità erano festose e allegre perché auguravano la buonanotte a Dio che le ha create, quasi per testimoniare la loro riconoscenza e per fargli un po di compagnia, per poi andare nei nidi per addormentarsi. Un’altra volta mi raccontò che trovò una tortora ferita e boccheggiante, e che respirava affannosamente per il caldo e la sete, la portò a casa, la mise in una gabbia dandole da mangiare bacche e semi, nel giro di pochi giorni la natura l’aveva risanata totalmente, le piume erano tornate lisce e morbide, gli occhietti vivaci e vispi. Quando fu il momento di liberarla la tortora spiccò il volo e scomparve dalla sua vista. Dopo qualche giorno si sedette su una panchina e ad un tratto si trovò una tortora appollaiata sul suo braccio, rimase per qualche secondo e poi volò via... Ogni volta che sono nel campo col trattore e guardo il cielo e vedo uno stormo di uccelli penso a lui.
Filippo Boffelli
(Codogno)

Un grazie sincero
Borsa e portafoglio ritrovati e restituiti
Egregio direttore,
voglio ringraziare di cuore l’operatrice ecologica che il 5 aprile, mentre svolgeva il suo lavoro nella via Santa Tecla, ha rinvenuto la mia borsetta appena rubata dall’auto e prontamente me l’ha restituita in quanto nella borsa c’era ancora il mio telefono attraverso il quale è risalita a me. Inoltre un altro doveroso ringraziamento va alla polizia municipale che, poco dopo, ha ritrovato il portafoglio contenente tutti i documenti e i miei oggetti personali in via S. Sebastiano e l’ha riconsegnato ai miei genitori.
Francesca Grandi
(Cremona)

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