Egregio direttore, le chiedo un po’ di spazio per portare la mia testimonianza riguardo un piacevole ed educativo episodio a cui ho assistito l’altro giorno. Ero al Circolo Arci, sede anche dell’Auser, organizzatrice di una cena atta a racimolare qualche euro per far fronte all’acquisto di una nuova autovettura adibita al trasporto degli associati in sostituzione di un’altra pur gloriosa ma ormai decrepita per i tanti chilometri percorsi. Sono queste iniziative organizzate durante l’anno e i contributi volontari dei trasportati a fare sopravvivere questa organizzazione. Ma veniamo al dunque. E’ quasi mezzogiorno e da un tavolo si alza un vispo ragazzetto che l’anno prossimo compirà i 90 anni, lucido di cervello e grande di cuore. Estrae dal borsellino una banconota, piegata più volte con cura, da 50 euro. Essendo la quota di 20 giustamente il cassiere gli dà il resto di 30. «No — gli risponde — c’è la macchina da pagare, tieni tutto». In un attimo quelle banconote hanno cambiato sostanza e valore: non erano più carta ma profumo intriso di dignità, di bontà, di civico e di consapevolezza di appartenere ad una società. Sono sicuro che ci sono altre persone che hanno donato di più, ma a questo ho assistito e questo ho voluto sottolineare. Gigi Cottarelli
(Vescovato) La storia che lei ci ha raccontato non ha bisogno di alcun commento. E’ la testimonianza che in questo nostro mondo, per fortuna, ci sono ancora altruismo e solidarietà.