L'ANALISI
09 Agosto 2021 - 18:58
CASALMAGGIORE - «Sembra banale dirlo, ma è proprio un sogno. Quando sei piccolo dici: voglio arrivare alle Olimpiadi, vincerla, saltare sul gradino più alto del podio e cantare l’inno di Mameli e commuovermi. Però quando succede davvero… devo ancora rendermene conto». È un Fausto Eseosa Desalu stanchissimo, ma con lo sguardo brillante di gioia indescrivibile per l’impresa leggendaria compiuta alle Olimpiadi di Tokyo 2020 nella staffetta 4x100 insieme a Marcell Jacobs, Filippo Tortu e Lorenzo Patta. Il giovane campione olimpico è rientrato oggi nella sua abitazione dopo un lungo viaggio dal Giappone, già sommerso dai primissimi messaggi e telefonate di congratulazioni della comunità casalasca. «Sono felice di un risultato non soltanto mio, ma anche di questi tre ragazzi e delle tantissime persone che mi hanno aiutato in questi 27 anni. Non sarei in questo momento a celebrare questa medaglia se non fosse per tutte loro. Per Breda Cisoni, Sabbioneta e Casalmaggiore anche con l’Interflumina. Questo successo lo dedico all’Italia e a queste persone perché devono essere ricordate».
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