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TEATRO E REALTA'

Essere e crescere ‘Altrove’ : se l’adolescenza si racconta

Lo spettacolo della Compagnia dei Piccoli sabato 30 in scena all’ultimo piano dell’autosilo in via Massarotti

Nicola Arrigoni

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narrigoni@laprovinciacr.it

27 Settembre 2023 - 13:42

CREMONA - ‘Altrove’ è dove trovi gli adolescenti, nei luoghi che non ti aspetti, in spazi insoliti in cui cercano di essere loro stessi, fuori dagli schemi, non per strafare, ma semplicemente per tentare di essere. ‘Altrove’ è lo spettacolo della Compagnia dei Piccoli che racconta gli adolescenti e gli adulti di fronte alla prova del crescere.

IN SCENA AL MASSAROTTI


‘Altrove’ andrà in scena sabato alle 21 all’ultimo piano del parcheggio autosilos di via Massarotti e già il luogo dice di un altrove: «È uno spazio di ritrovo dei ragazzi, lontano dagli occhi degli adulti, è un luogo in cui i ragazzi si trovano, un luogo uscito nei racconti degli adolescenti intervistati durante la preparazione della drammaturgia – racconta il regista Mattia Cabrini -. Altrove nasce da nasce da un’idea di Leone Lisé e del gruppo di educatori dell’ufficio Serd che ha espresso il desiderio di mettere a tema cosa voglia dire ‘crescere a Cremona’. La proposta è stata accolta dallo Spazio Agio che raccoglie diversi servizi che nella città e provincia di Cremona si occupano di adolescenti. L’incarico di produrre il lavoro artistico è stato affidato alla nostra compagnia grazie al contributo di Confcooperative e sotto il coordinamento di Cooperativa Meraki».

ESTETICA ED ETICA


Come spesso nelle iniziative della Compagnia dei Piccoli estetica ed etica si intrecciano in quel coacervo di linguaggi ed emozioni che è il teatro con cui Cabrini traduce il suo sguardo sulla realtà e traduce le sollecitazioni che gli arrivano dalla realtà e dalle istituzioni sociali con cui si trova ad agire. Cabrini, che è autore e regista del testo, insieme a Carolina Griffini, assistente alla regia, hanno effettuato interviste con operatori del Serd, del Consultorio, della Neuropsichiatria infantile, dell’Azienda Sociale, del Comune di Cremona - servizi per i minori, ma anche di Servizi socio educativi come la Ciclofficina La gare des Gars e del doposcuola di Meraki, presso la sede del Cerchio. Accanto al racconto degli adulti sono stati raccolti anche decine di contributi di adolescenti intercettati presso le scuole secondarie di secondo grado e impegnati come animatori dei grest negli oratori estivi. L’incontro con gli adolescenti è stato possibile grazie al contributo del progetto Do it all’interno del bando Smart di Regione Lombardia, il cui capofila è Meraki, in partnership con il Comune.

LE VOCI DEI RAGAZZI


«Abbiamo sentito un centinaio di persone, una trentina di adulti e il resto ragazzi colti nelle situazioni più diverse per crearci uno spaccato narrativo dell’essere adolescenti oggi, in una città di provincia – prosegue Cabrini -. Da questo materiale è nato lo spettacolo ‘Altrove’, materiali che poi io insieme agli attori Maddalena Parma, Francesca Poli, Andrea Sangiovanni, Luca Taino ed Ester Tolomini abbiamo fatto nostro, elaborato, costruito in scena attraverso il lavoro in sala che anche ora continua, prova dopo prova, e ci accompagnerà, credo, fino a sabato. Stiamo provando nel teatrino del Silvio Pellico, ma sabato il vero debutto per tutti sarà nello spazio del parcheggio Massarotti, un altrove di nome e di fatto per uno spettacolo che è comunque pensato per girare, per essere accolto nei teatri e nelle scuole. Mi piaceva per il debutto portare i racconti degli adolescenti nel luogo altro che da sempre è il ritrovo dei ragazzi, uno spazio tutto per loro in cui si mettono alla prova, costruiscono il loro sé».

FATICA DI CRESCERE


Tutto ciò nasce da una sensazione che Cabrini ha raccolto durante la messinscena e la costruzione di ciò che è e sarà ‘Altrove’: «Dopo le numerose interviste svolte l’impressione che ho avuto è che gli adulti di oggi sappiano già molto dei ragazzi dal punto di vista teorico, ma appaiono disorientati nella pratica. Incapaci di gestire quel disagio che spesso i comportamenti dei ragazzi generano negli adulti. Lo stesso identico disagio che in fondo è tratto caratteristico dell’esperienza del crescere e che quindi potrebbe diventare incontro per le generazioni. – continua il regista - È chiarissimo notare come lo stare con gli adolescenti per l’adulto chiami in causa il proprio passato e lo obblighi a posizionarsi rispetto ad esso. Di fronte al laboratorio dentro il quale gli attori/ adolescenti sono rinchiusi sulla scena come diventa lo sguardo dell’adulto? Selettivo e giudicante oppure più simile a quello dello studioso che osserva con curiosità e passione per capire il senso di alcuni comportamenti? Ecco perché Altrove è uno spettacolo teatrale per gli adulti e sugli adulti i cui protagonisti sono adolescenti. Se il teatro fa da specchio alla natura diceva Shakespeare, forse gli adolescenti oggi reggono inconsapevolmente lo specchio agli adulti».

COME UNO SPECCHIO


Ecco allora che lo spettacolo ‘Altrove’ finisce col rappresentare un luogo altro non solo per i ragazzi, ma anche per noi spettatori, un modo per desituarci e immetterci in una realtà inaudita: ma questo è quanto fa da sempre il teatro quando non vuole essere puro svago, ma ambisce al ruolo che gli è proprio: interrogare e riflettere la comunità degli spettatori per portarla altrove, a disvelare le verità scomode del nostro vivere. Non sappiamo se ‘Altrove’ realizzerà tutto ciò, ma certo le premesse dello spettacolo sono interessanti, etiche e piene di bellezza. Ed allora partecipare è un imperativo quasi di carattere kantiano.

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