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ROCCA SFORZESCA

Soncino Fantasy slitta alla primavera 2023

Elfi, maghi, cavalieri, gnomi, nani e draghi non saranno di casa nella rocca sforzesca per Pasqua.

Andrea Niccolò Arco

Email:

andreaarco23@gmail.com

12 Marzo 2022 - 18:13

SONCINO - Una folla di 20 mila appassionati del mondo tolkeniano che prendono d’assalto il borgo più bello d’Italia? Sì ma non quest’anno. «A seguito di una riunione con gli operatori del settore, visto anche il perdurare dell’emergenza sanitaria, si è convenuto che non ci siano i tempi tecnici e le condizioni operative per un’eventuale proposta della manifestazione Soncino Fantasy in primavera – spiega l’assessore al Turismo Chiara Rossi –. L’evento necessita di importanti investimenti che rischierebbero di andare a vuoto. L’intenzione è quella di lavorare al fine di organizzare al meglio le date nel 2023».

D’accordo con lei anche Fabio Maestri de Il Borgo e Castrum Soncini, co-organizzatore con il ‘papà’ del Fantasy Massimo Stassano: «Impossibile pensare a un evento più contenuto, chi viene a Soncino Fantasy ha grandi aspettative e non comprenderebbe. Meglio rimandare e fare le cose per bene. La riqualificazione del Rivellino in rocca sarà tra l’altro un’arma in più».

Elfi, maghi, cavalieri, gnomi, nani e draghi non saranno di casa nella rocca sforzesca per Pasqua, non per quella del 2022 almeno. Per l’anno prossimo, invece, è tutta un’altra storia. Il Comune, infatti, non chiude le porte alla più grande e famosa manifestazione tolkeniana d’Italia ma vuole dribblare lo spettro del flop e puntare a un ritorno agli antichi fasti, anche a costo di far passare 12 mesi.

LE DUE STRADE.

Le possibilità in sostanza erano due: riportare il mondo del Signore degli Anelli in castello e in filanda scommettendo sulla riposta ‘bomba’ dei fan (poi, però, chi li avrebbe controllati ventimila Green pass e altrettante mascherine?) oppure giocarsi il jolly l’anno che verrà.

La seconda è stata la strada scelta sia dall’amministrazione che dagli operatori turistici.

Soncino Fantasy, d’altronde, è uscito incolume da ben più di un rinvio. Nato nel 2008 e subito entrato nel gotha delle più grandi kermesse dedicate al mondo della fantasia a tema medievale e magico, ha cambiato casacca, dopo un già periglioso rapporto, esattamente dieci anni più tardi trasferendosi alle Casematte di Pizzighettone.

Pur riscuotendo un buon risultato, gli organizzatori hanno sin da subito pensato a un ritorno sull’Oglio per via della location più suggestiva e del bacino d’utenza pendente a favore della cittadina sotto ai Matéi. A guastare i piani da ambo le parti c’è stata però prima la bagarre del ‘brevetto’ (Soncino Fantasy oggi è un marchio registrato da Piazza Garibaldi) poi chetata con una stretta di mano e promesse di reciproca collaborazione, poi l’arrivo del Covid che, certamente, fa più paura degli orchi e dei demoni.

La partita adesso si gioca sullo spinoso campo organizzativo. L’assenza temporanea di Stassano, anima del Fantasy di recente operato e tuttora in convalescenza, certamente gioca a sfavore. Ma il lato positivo è che, per la prima volta nell’ultimo decennio, c’è da parte di tutti la voglia di riportare la magia della Terra di Mezzo a Soncino. I commercianti sono di certo i più vigili osservatori.

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