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SONCINO

Avisino d’Oro, premio speciale a Merlo

In sala Ciminiera cerimonia di consegna dei riconoscimenti agli studenti meritevoli

Andrea Niccolò Arco

Email:

andreaarco23@gmail.com

29 Dicembre 2025 - 19:36

SONCINO - Se vuoi capire cos’è il borgo senza fare antropologia, vai in Filanda quando c’è un concerto e in mezzo alla musica qualcuno ricorda che il sangue non si improvvisa: si dona. Nella sala Ciminiera, l’Avis ha chiuso l’anno come piace a lei: senza fuochi d’artificio, ma con una Corale San Bernardino in forma smagliante (accompagnata dal Gruppo Strumentale Cremonese) e con quei gesti che sembrano piccoli finché non capisci che .

Il momento clou è arrivato tra un applauso e l’altro, quando è stato consegnato l’Avisino d’Oro 2025, la più alta onorificenza dell’associazione: sul palco è salito Giovanni Battista Merlo. E non è un ‘premio alla carriera’ da vetrina: è un modo per dire che c’è chi, in silenzio, ha fatto dell’Avis una cosa concreta, ripetuta, quasi ostinata. Quella che ti salva la giornata senza farsi notare.

Poi spazio ai riconoscimenti di merito scolastico del bando rossobianco, che sono la parte più bella perché mettono insieme due idee semplici: premiare chi studia e ricordare chi non c’è più, grazie a sponsor che continuano a crederci. Per le scuole medie, premio ‘Francesco Brunelli’ in memoria della moglie Maria Grazia Manusardi ad Asia Fontana e Ilenia Lughignani.

Per il diploma, riconoscimento ‘Ditta Pola’ in memoria del presidente Angelo Fortini a Sara Kokoshi e Rebecca Recenti Baciu. Per l’iscrizione al secondo anno di università, riconoscimento ‘Vanoli Ferro’ in memoria del presidente Bruno Vanoli ad Alberto Armanni. Per la laurea triennale, riconoscimento Avis Soncino a Davide Pola. Per la laurea magistrale, in memoria della prof Amalia Uberti, pergamena a Matteo Agnesi.

Il presidente Giorgio Forloni, sul palco a premiare: «Chiudiamo al meglio un anno intenso, ricco di sfide e soddisfazioni. I nostri più sinceri complimenti vanno a questi studenti avisini meritevoli. E – ha aggiunto – ci sentiamo di ringraziare tutti gli sponsor che ogni anno credono e investono nell’associazione e nelle due iniziative». E i risultati si vedono. C’è un segnale che vale più di mille comunicati: l’età media scende. I donatori tra 18 e 35 anni rappresentano il 33% della base sociale, con un aumento di circa tre punti rispetto a qualche anno fa.

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