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SONCINO

Addio a Gianfranco Fratucello, cuore pulsante dell’Avis-Aido-Amici dello Sport

Il borgo piange la scomparsa improvvisa dell’amato podista e storico volontario, punto di riferimento per la comunità. Messaggi di cordoglio da associazioni e compagni di cammino, che ne ricordano generosità e dedizione senza pari.

Andrea Niccolò Arco

Email:

andreaarco23@gmail.com

11 Agosto 2025 - 17:14

Addio a Gianfranco Fratucello, cuore pulsante dell’Avis-Aido-Amici dello Sport

SONCINO -  Lutto nel borgo medievale che oggi è stato scosso da una notizia tanto dolorosa quanto assolutamente inaspettata: si è spento a causa di un malore, nella notte, Gianfranco Fratucello, storico segretario dell’Avis-Aido-Amici dello Sport. Il podista aveva 83 anni. I messaggi di cordoglio sono arrivati da tutte le associazioni provinciali e non solo. Schock e incredulità fra i compagni marciatori soncinesi: «Un vuoto incolmabile. Di persone così squisite e dal cuore grande se ne incontrano davvero poche nell’arco di una vita intera. Lo amavano davvero tutti e non si fatica a capire il perché».

Villaclarense di famiglia, milanese per quasi tutta la sua vita, soncinese d’adozione e per scelta. ‘Gian’ ha vissuto e lavorato, appunto, sotto Sant’Ambrogio fino alla pensione, quando ha deciso di dedicarsi alla vita della tranquilla campagna cremonese e alla sua passione di sempre: il podismo. Vissuto in modo viscerale e genuino, come ogni suo gesto e parola. Per più di 20 anni è stato l’anima e il cuore dei marciatori all’ombra della rocca, che erano diventati la sua famiglia. Non ha mai mancato un appuntamento: c’era con la casa di riposo, c’era sull’Oglio, c’era alle riunioni e alle feste. Sempre protagonista silenzioso, sempre pronto a dare una mano dentro e fuori dall’Avis. Ai banchetti in piazza per finanziare la ricerca sui tumori di Airc? Sempre lui.

Generoso all’inverosimile ma anche ironico, sagace, espansivo. Viveva il paese come se ci fosse nato e cresciuto e chiunque, in effetti, ci avrebbe giurato. «Ha raggiunto Antonio e i tanti nostri amici che li hanno preceduti in quest’ultima loro marcia. Resteranno tutti nei nostri cuori. Persone meravigliose, a Soncino hanno dato tanto senza chiedere niente».

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