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CREMONA

Gli studenti dell'Aselli completano con successo il progetto di difesa personale

Un’iniziativa formativa ha permesso alla 5B liceo di acquisire competenze utili per riconoscere e prevenire situazioni rischiose, grazie a un percorso intensivo di dodici ore

La Provincia Redazione

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04 Dicembre 2025 - 13:15

CREMONA - Si è concluso con successo al Liceo Scientifico Statale “G. Aselli” un progetto formativo che ha coinvolto la classe 5B LIC, impegnata in un corso intensivo di difesa personale della durata di dodici ore. L’iniziativa rientra nel programma “A scuola contro la violenza sulle donne” e rappresenta un tassello importante nel percorso dell’istituto per promuovere sicurezza e consapevolezza tra gli studenti.

Il corso, tenuto dall’istruttore Enrico Andres Passeri e organizzato nelle ore di scienze motorie della prof.ssa Loretta Tomasoni, non si è limitato all’apprendimento di tecniche fisiche, ma ha dedicato ampio spazio alla prevenzione, alla gestione delle emozioni e alla lettura dei contesti potenzialmente pericolosi. L’obiettivo è fornire strumenti pratici e mentali per riconoscere, evitare e – solo se necessario – affrontare episodi di violenza o aggressione.

Gli esiti sono stati molto positivi: i partecipanti hanno riferito di sentirsi più sicuri, consapevoli e pronti ad affrontare imprevisti. Hanno appreso come una postura adeguata, un tono di voce deciso e la capacità di valutare l’ambiente possano ridurre i rischi e aumentare l’autostima. Particolare valore ha avuto l’aspetto dell’empowerment femminile, con un percorso che ha aiutato le studentesse a sentirsi meno vulnerabili e più padrone del proprio corpo.

Il clima di gruppo ha favorito anche il confronto su temi delicati come il rispetto reciproco, il consenso e la solidarietà, contribuendo a una crescita personale oltre che tecnica.

La Dirigenza del Liceo Aselli ha espresso grande soddisfazione per la riuscita del progetto. «Non si tratta solo di educare le menti, ma di formare cittadini responsabili e in grado di tutelare se stessi e gli altri», ha sottolineato il dirigente scolastico Alberto Ferrari.

Il successo dell’esperienza lancia un messaggio chiaro: la scuola può – e deve – essere un luogo in cui la preparazione scolastica si integra con l’educazione alla vita e alla sicurezza personale. L’auspicio è che il modello possa essere esteso ad altre classi e istituti.

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