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PIADENA DRIZZONA. LE FOTO

Dopo 82 anni torna a casa l’alpino Ettore Favagrossa

La comunità ha accolto con profonda emozione le spoglie del soldato morto nel lager di Lamsdorf nel 1943. La cerimonia, accompagnata da autorità, studenti e associazioni, ha reso omaggio al suo sacrificio e all’impegno del fratello gemello che ne cercò le tracce per tutta la vita

Pierluigi Cremona

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pierluigi.cremona@virgilio.it

11 Ottobre 2025 - 14:56

PIADENA DRIZZONA – Con una cerimonia solenne questa mattina la comunità di Piadena Drizzona ha accolto le spoglie dell’alpino Ettore Favagrossa, nato a Drizzona il 23 novembre 1911 e morto il 27 dicembre 1943, quindi a soli 32 anni, mentre era prigioniero nel lager nazista Stalag 344 di Lamsdorf, in Polonia.

Una cerimonia solenne con diverse autorità civili e militari. Una nutrita rappresentanza degli Alpini con la sezione di Calvatone a far da aprifila all’ingresso in chiesa dell’urna contenente le spoglie e al suo fianco diversi altri gruppi tra cui quelli di Cremona-Mantova e di Parma. I labari dell’associazione Bersaglieri, dell’Avis e dell’Aido. I Carabinieri con il comandante della Stazione di Piadena Drizzona Alessandro Currarino, il comandante della polizia locale Armando Aversa, i sindaci Federica Ferrari (Piadena Drizzona), Giuseppe Torchio (Bozzolo), Carlo Alberto Malatesta (Marcaria) e gli studenti della scuola secondaria di primo grado del paese. A celebrare la messa don Antonio Pezzetti.

A scandire la cerimonia anche la banda Santa Cecilia di Bozzolo che ha suonato il Silenzio e l’Inno di Mameli, tributando gli onori all’urna al termine della messa. Alla fine le spoglie sono state portate al cimitero del Vho e riposeranno a fianco del fratello gemello Amilcare, morto nel 1990 e che in vita si era speso con ogni forza per trovare i resti di Ettore.

(Fotogallery: FotoLive/Stefano Tarlao)

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