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IL PRIMO PALIO

Bordolano ritorna... nel Medioevo

Costumi d’epoca e giochi con l’oratorio: così ‘Amor Serpentum’ è un successo

Luca Luigi Ugaglia

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redazione@laprovinciacr.it

06 Ottobre 2025 - 16:51

BORDOLANO - Per tre giorni il borgo si tuffa nel Medioevo e tutti si scoprono… felici e contenti. La storia di un fine settimana speciale racconta la cronaca del primo palio ‘Amor Serpentum’ di Bordolano, che in tre diversi appuntamenti, tra venerdì e domenica, ha riempito di gente la piazza davanti alla chiesa.

Il merito di aver tentato con innegabile successo di rievocare una fetta importante del passato del paese in riva all’Oglio spetta ai volontari dell’oratorio, con il parroco don Roberto Moroni in prima linea, che si è calato con impegno ed entusiasmo nella parte. Le cronache, ma anche le carte degli archivi (quello della parrocchia, diocesano e di Milano) confermano infatti che qui nel Cinquecento c’era la fortezza romana di Bedriaco, della quale narra anche Tacito nelle sue ‘Storie’. Ancora oggi sono rimaste semi-intatte le sue porte all’ingresso del paese.

Carla Martinenghi e un altro sparuto gruppo di volontari, da sempre appassionati di storia locale, si sono messi a studiare le carte e hanno inventato, usando un briciolo di fantasia, ma anche allineandosi il più possibile alla verità, questa sfida a base di giochi tra le quattro contrade, formate da una decina di giocatori in tutto.

Sfide anticipate dalla gara di briscola di venerdì sera e dal Convivium all’oratorio sconsacrato di San Giovanni Decollato con lo spettacolo del fuoco di sabato sera del gruppo Caravan Spettacoli di Soncino.

Domenica il clou della kermesse: la processione in mattinata con il Palio portato dal podestà Roberto Ziglioli e dalle contrade con tamburi e cavalli fino alla chiesa, dove don Moroni, prima delle messa solenne, ha accolto tutti con un saluto di benvenuto in italiano e in latino.

Nel pomeriggio la sfida dei rioni battezzati con i nomi dei luoghi realmente esistiti: I piloni, Pozzo Grande, Castro Murato e la Rocca Pesenatta. Il podestà e i cavalieri hanno giudicato l’abilità dei concorrenti grandi e piccoli che si sono esibiti nei classici giochi all’aperto: dal ballo medievale sulle note del Saltarello alla corsa nei sacchi e nelle carriole a staffetta, dal tiro alla fune ai giochi con le uova, passando per la composizione di sonetti in forma aulica, dal tiro con le freccette al lancio degli anelli. Sul podio, alla fine, è salita la contrada del Pozzo Grande.

«Ci siamo ispirati ai documenti storici – spiega Martinenghi – per raccontare la storia di Bordolano e nello stesso tempo dare un taglio diverso alla nostra sagra dedicata alla Madonna del rosario. Abbiamo chiamato il Palio ‘Amor serpentum’ prendendo spunto dalla leggenda popolare secondo la quale i resti della fortezza sarebbero finiti nel fiume Oglio dove sono ancora visibili, dopo una piena improvvisa; dentro vivevano marito e moglie che si sarebbero trasformati in ‘serpenti bisgalet’ e nelle notti di luna piena si chiamano disperatamente; l’abbiamo inventato per celebrare l’amore tra di loro, che rimane in eterno. Abbiamo avuto un sacco di risposte positive e dunque ogni anno il Palio diventerà l’appuntamento classico per la sagra, la prima domenica di ottobre».

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