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Isola Dovarese si dipinge di blu: Le Gerre vincono il Palio

Un pomeriggio di giochi, sfilate e spettacoli ha acceso la piazza gonzaghesca gremita di pubblico, fino all’esplosione della festa finale. Applausi per cortei e rievocazioni, premiata San Giuseppe per la miglior ricostruzione storica

Antonella Bodini

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redazione@laprovinciacr.it

14 Settembre 2025 - 20:11

ISOLA DOVARESE - Il successo nel gioco del Màgher ha consegnato alla contrada Le Gerre la 58ª edizione del Palio di Isola Dovarese. Festa grande tra i contradaioli e una gioia incontenibile esplosa al termine di una sfida lunga ed entusiasmante, chiusa solo allo spareggio con San Giuseppe, che ha visto trionfare i blu tra urla di gioia, lacrime e abbracci a sciogliere la tensione di una competizione particolarmente sentita.

La vittoria delle Gerre ha chiuso un pomeriggio ricco di emozioni ed entusiasmo, con una piazza, completamente gremita in ogni angolo e in ogni ordine di posto, trasformata prima in una suggestiva passerella per il corteo di dame e cavalieri e poi in un grande campo da gioco. E proprio l’ingresso nell’antica piazza porticata delle quattro contrade, i “verdi” di San Giuseppe, i “rossi” di San Bernardino, i “blu” delle Gerre e i “gialli” di Porta Tenca, ha decretato l’inizio del Palio vero e proprio. Prima dei giochi l’esibizione dei musici e sbandieratori dei Dovara e un commosso ricordo di uno degli storici organizzatori del Palio, Giancarlo Azzini, scomparso nei mesi scorsi. Ad assistere anche i signori Ludovico Gonzaga e Barbara di Brandeburgo con la figlia Dorotea. I nobili hanno salutato il pubblico e preso posto sui troni al lato della piazza gonzaghesca. Da qui hanno prima ammirato gli spettacoli dei bambini delle contrade, del gruppo degli sbandieratori, dei musici e delle danzatrici che hanno strappato grandi applausi. E poi naturalmente i giochi, i veri protagonisti del pomeriggio.

Il primo è stato la corsa sui trampoli, avvincente e spettacolare. Poi è stata la volta della divertente ed imprevedibile corsa dei galli ed infine il tanto atteso gioco del Màgher, ultimo atto della sfida e decisivo per l’assegnazione del Palio. Lo storico gioco, che fonde tiro di precisione, mira e velocità ha acceso gli animi e il tifo di tutti i presenti. Il Màgher è una latta, la ‘tòla’, circolare, chiusa con una banda stagnata e posta nel cerchio piccolo al centro della piazza. Ogni anno viene decorata e preparata dalla contrada vincitrice dell’edizione precedente, in questo caso San Giuseppe. Quattro popolani, uno per ogni contrada, si sfidano: tre concorrenti devono colpire il maggior numero di volte possibile la latta posta a dieci metri di distanza dalla linea di tiro con un ciottolo di fiume. Vince la contrada il cui concorrente totalizza il maggior numero di tòle nel tempo effettivo di dieci minuti.

E Andrea Bergamaschi ha battuto gli altri sfidanti liberando la gioia dei compagni contradaioli che dalla piazza e dagli spalti seguivano con grande attenzione le fasi del gioco, suggerendo la strategia da adottare. In pochi secondi un mare blu ha invaso la piazza per una festa che è continuata poi fino a tarda sera nelle contrade.

Alla contrada San Giuseppe è stato assegnato il Favete Linguis ovvero il premio per la miglior ricostruzione storica per i cibi, le locande, gli abiti e l'ambientazione.

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