L'ANALISI
L'EVENTO. LE FOTO
04 Ottobre 2025 - 16:54
CASALMAGGIORE - Persone di tutte le età hanno preso parte al primo Festival della Salute a Casalmaggiore: genitori, bambini, nonni e tantissimi ragazzi, segno di un’intera comunità coinvolta. L’evento, organizzato e promosso dall’ASST di Cremona in collaborazione con ATS Val Padana, Comune di Casalmaggiore e Provincia di Cremona, ha messo al centro l’importanza della prevenzione fatta di piccoli gesti e azioni quotidiane: camminare, mangiare sano, allenare la mente ai pensieri leggeri, imparare a fare le manovre di primo soccorso, e tanto altro.
L’evento, diffuso in diversi luoghi simbolo di Casalmaggiore (piazza Garibaldi, Parco Lido Po, Parco Italia, Fondazione Santa Chiara), ha proposto un ricco programma di incontri, laboratori, camminate, punti informativi, screening e vaccinazioni. Un’occasione per affrontare in un contesto informale, semplice e diretto, temi che riguardano la salute quotidiana di tutti: dall’alimentazione all’attività fisica, dalla salute mentale al benessere sul lavoro.
Alle 10 il Festival ha dato il via con la cerimonia inaugurale, a cui hanno preso parte il sindaco di Casalmaggiore Filippo Bongiovanni, il direttore generale dell’Asst di Cremona Ezio Belleri, la direttrice dipartimento PIPSS di ATS Valpadana Katja Avanzini, e il direttore del distretto casalasco-viadanese Elena Mariani.
I RAGAZZI, PROTAGONISTI DEL FESTIVAL
Oggi, durante il Festival della Salute, centinaia di studenti delle scuole superiori hanno affollato il Parco Italia per un’esperienza speciale: imparare a salvare una vita. Insieme agli operatori di Padana Soccorso, della Croce Rossa – Comitato di Casalmaggiore e della Croce Verde Viadana, i ragazzi hanno appreso le principali tecniche di primo soccorso e hanno potuto sperimentare anche una simulazione in realtà virtuale, vivendo in prima persona una situazione di emergenza e il modo corretto di intervenire.
«Non si può mai sapere se uno di noi si troverà ad assistere una persona in difficoltà – afferma Massimo Morandi, presidente della Croce Verde Viadana – ma se dovesse capitare, saper eseguire piccole manovre di pronto soccorso può davvero salvare una vita».
Dall’altra parte della città, i ragazzi della Fondazione Santa Chiara hanno aperto le porte del loro Istituto agli studenti delle scuole medie e agli ospiti della Fondazione Carlo Busi, in gran parte persone anziane. «I nostri studenti le chiamano affettuosamente le nostre nonne» – racconta Cristina Lamera, coordinatrice didattica della Fondazione Santa Chiara – «ed è stato emozionante osservare con quanta attenzione si sono presi cura di loro, offrendo trattamenti di manicure e acconciature. È la prova di quanto faccia bene il rapporto tra i più giovani e gli anziani. Ma non solo: anche gli studenti della sala bar hanno coinvolto i bambini delle scuole in un laboratorio di cucina sana, trasformando l’incontro in un momento di creatività, apprendimento e condivisione».
Il programma prevedeva anche altre sezioni, come “Pensieri leggeri” e “Corpo libero”, con iniziative che spaziavano dall’attività fisica all’aperto a passeggiate tra i luoghi storici della città.
Nell’area “A tu per tu”, invece, c’è stato spazio per centinaia di incontri ravvicinati con il mondo del volontariato e con gli specialisti, occasione preziosa per informarsi, confrontarsi e ricevere consigli utili alla propria salute.
LA PREVENZIONE SI FA INSIEME, TUTTO È CONNESSO
La prima edizione del Festival della Salute ha rappresentato un modo insolito di promuovere la salute e il benessere individuale e collettivo, attraverso la condivisione di saperi e competenze con i cittadini rispetto a stili di vita sani. «Puntare sulla prevenzione significa farlo insieme: medici di famiglia, specialisti, cure domiciliari, terzo settore, volontariato e persone comuni» – spiega Belleri. «Il Festival che ha esordito a Cremona sabato scorso, incontrando il favore del pubblico, è stato pensato anche per coinvolgere il territorio e moltissimi servizi e operatori per metterli in connessione. Nonostante le note difficoltà che il sistema sanitario si trova a fronteggiare, come l’invecchiamento della popolazione, la carenza dei medici e la gestione dei tempi di attesa, questa iniziativa mostra diverse realtà sanitarie e socio sanitarie, tutte molto attive: un valore da alimentare e preservare per l’intera comunità» – aggiunge Belleri. «Ringrazio tutte le persone che con impegno e passione hanno reso possibile la realizzazione del Festival della Salute; le istituzioni, gli ordini delle professioni sanitarie e tanti partner che hanno sostenuto l’iniziativa».
SOCIALIZZARE E FARE COMUNITÀ AIUTA A STARE BENE
«Abbiamo scelto di andare sul territorio e incontrare tutta la comunità – sottolinea Giorgio Scivoletto, direttore socio sanitario dell’Asst di Cremona – perché i servizi che eroghiamo appartengono alla comunità stessa. Questa prima edizione del Festival ha tre punti di forza: promuovere la salute, creare socializzazione e fare vera comunità. Esserci significa fare esperienza diretta di cosa vuol dire fare prevenzione, attraverso le attività proposte. Il Festival della Salute – conclude Scivoletto – è stata una giornata all’insegna della natura, delle persone, dello sport, dell’alimentazione: ovvero di tutto ciò che possiamo fare per prenderci cura di noi stessi».
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