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A FERRAGOSTO

Processione sul Po per l’Assunta: devozione e speranza lungo il fiume

Nonostante il caldo intenso, fedeli, autorità e società canottieri hanno accompagnato la Madonna di Brancere. Tra remi, preghiere e benedizioni del vescovo Napolioni, la tradizione ha celebrato oltre mezzo secolo di devozione e un messaggio di pace

Fulvio Stumpo

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redazione@laprovinciacr.it

16 Agosto 2025 - 13:33

CREMONA - I quasi 40 gradi di Ferragosto non hanno impedito ai fedeli di assiepare il LungoPo Europa per onorare l'Assunta, neppure i barcaioli hanno rinunciato ad accompagnarla sul Po fino a Brancere, nel rispetto della tradizione, voluta dal compianto don Aldo Grechi, che ha superato il mezzo secolo.

Sulla barca della protezione civile di Castelvetro, che ha trasportato la statua, anche il vescovo monsignor Antonio Napolioni.

La processione ha preso il via dalla Flora dove la Madonna e il vescovo sono stati accolti dal 'padrone di casa', il nuovo presidente della canottieri Marzio Busseti e da altri consiglieri, dal presidente della Provincia Roberto Mariani, dal sindaco di Cremona Andrea Virgilio, da Maurilio Segalini presidente della Bissolati e da altri rappresentanti delle società, e da tanti fedeli. Il vescovo, con i paramenti sacri, a chi gli chiedeva se non fosse vestito troppo, considerato il caldo, rispondeva sorridendo sornione, facendo capire che sotto il camice non aveva certo i pantaloni lunghi.

Dopo il saluto, la preghiera all'Assunta con un'invocazione alla pace e la benedizione del vescovo, il corteo si è mosso verso il LungoPo Europa, con la statua scortata dai rematori della Flora. Sul fiume ad attenderla le barche delle altre società canottieri: l'Adda della Baldesio, la Caronte con un equipaggio del Dopolavoro ferroviario (presente con altre due imbarcazioni), una veneta a quattro della Bissolati, la Berta della Flora (in acqua anche con una 'quattro') e altre imbarcazioni a remi e a motore.

La flottiglia ha iniziato la discesa del Po molto lentamente (con qualche problema al motore della barca che trasportava la statua), ad ogni ingresso delle canottieri il vescovo ha impartito la benedizione ai fedeli assiepati sulla riva sotto il sole cocente, sfilando sotto Flora, Bissolati, Cral Tamoil, Dfl, Baldesio, Mac, fino al Mento di Gerre de' Caprioli-Bosco.

La navigazione è proseguita tranquilla sul fiume in secca, a meno sette metri e 60 centimetri sotto lo zero idrometrico, con la corrente quasi assente e i cellulari che segnavano 38 gradi di temperatura.

Lo spirito della crociera non è venuto meno, tra saluti alla voce, alzo remi e qualche battuta sul motore della barca che ogni tanto tossiva (ma i volontari della protezione civile di Castelvetro, alla prima esperienza mariana, sono stati bravissimi a rimediare).

Dopo l'ansa dell'Isolone finalmente il Sales di Brancere e già da lontano si è vista la grande folla di fedeli. Le barche delle canottieri hanno attraccato, mentre quella dell'Assunta è scesa più a valle per affidare al Po una corona di fiori offerta da Assocanottieri.

La statua della Madonna è stata poi scortata dai rematori, dalle autorità, dai gonfaloni dei Comuni e da tanti sindaci che hanno rappresentato il territorio dal Cremasco fino ai confini della diocesi nel Mantovano. Il vescovo ha celebrato la messa è ha pronunciato un'appassionata omelia premettendo che viaggiare su Po con la Madonna «è stato bellissimo» e ha ringraziato le società canottieri e le altre associazioni che permettono questo momento di fede da più di 50 anni.

Monsignor Napolioni ha invocato la pace: «Come la mettiamo con il desiderio di pace nel mondo e tra di noi? Come si fa a vincere nello stile di Maria e di Gesù? Nello stile dell’incontro, come quel giorno si incontrarono due mamme (Maria madre di Gesù e la cugina Elisabetta madre di Giovanni Battista ndr) oggi si incontrano due potenti» riferendosi all'incontro di Trump e Putin. E ha proseguito con un'evocazione: «Maria partorisce speranza e amore di Dio che raggiunge anche la Storia di oggi e ce lo fa cantare ogni sera con il Magnificat e ci chiede di navigare con lei nella corrente giusta e remare nella direzione della vita e non della morte. Mentre vediamo quello che succede nel mondo abbiamo il dovere di indignarci, di esprimere solidarietà, di fare le nostre scelte e di pregare. E allora la misericordia di Dio non smetterà di manifestarsi e ci incoraggerà sempre nel nostro cammino».

Quindi l’auspicio e l’invito ai fedeli: «Maria è segno di sicura speranza anche in questo Giubileo, che ci ha chiamato a essere pellegrini di speranza e che non potrà finire al suo termine: è uno stile di cui avremo sempre più bisogno, come ci chiedono i nostri ragazzi».

Dopo la benedizione l'Assunta è ritornata nella sua chiesetta di Brancere, mentre i barcaioli stanchi e sorridenti caricavano i remi sui furgoni e ritornavano alle canottieri con il solito saluto: «Ci vediamo sul Po».

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