L'ANALISI
13 Agosto 2025 - 17:58
CREMONA - «Mio nonno suonava il violino. Per questo sono qui», afferma Torma Caszlo, insieme a Orsolya davanti al Museo del Violino, in attesa che apra, arrivano dall’Ungheria. «Siamo di passaggio. Andremo a Verona per assistere alla Carmen», raccontano. Oliver suona la viola, Grace il violoncello, alloggiano a villa Bottini e arrivano dagli Stati Uniti: «Siamo qui perché è la città di Stradivari — raccontano —. Passeremo qui il Ferragosto. La nostra visita inizia col Museo del Violino».
Ed è l’arte di Stradivari a chiamare stranieri che arrivano da ogni parte d’Italia anche in pieno agosto. I piccoli musicisti giapponesi del Cremona Summer Festival sono incantati davanti ai capolavori della liuteria classica cremonese. Marine e Gabriel arrivano dalla Germania, lui suona il violino e fare tappa in città sulla via del ritorno è stato quasi un imperativo categorico.
Michele, Chiara e Antonio arrivano da Padova e sono diretti a Pinerolo e hanno deciso di fare tappa a Cremona: «Abbiamo pensato a una città dove fermarci e a un museo da visitare per fuggire dal caldo. Cremona ci è parsa facesse al caso nostro. E poi non ci siamo mai stati». Intanto all’MdV arriva un gruppo di spagnoli, seguito da una comitiva di tedeschi. Il fascino di Antonio Stradivari anima l’estate agostana di Cremona.
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