Cerca

Eventi

Tutti gli appuntamenti

Eventi

LA GIORNATA CONCLUSIVA

Cremona Musica, la fiera parla mille lingue e suona mille note

Una chiusura 'col botto', che mette d'accordo gli organizzatori, gli ospiti e i tanti, tanti stranieri che si sono dati appuntamento nella capitale della musica in tutte le sue forme

Nicola Arrigoni

Email:

narrigoni@laprovinciacr.it

29 Settembre 2024 - 12:53

CREMONA - È un’edizione da incorniciare: Cremona Musica International Exhibition and Festival ha confermato di essere un punto di riferimento internazionale per tutto ciò che è musica, per l’alto artigianato artistico negli strumenti musicali, da quelli ad arco ai fiati, dalle chitarre agli organi passando per pianoforti e fisarmoniche. CremonaFiere, la regista di questa kermesse internazionale, ha potuto contare anche sul prezioso contributo di ICE-Agenzia e di Regione Lombardia.


«Siamo molto soddisfatti del risultato dell’edizione 2024, ma guardiamo già avanti, perché le prospettive di crescita sono assolutamente evidenti. I risultati ottenuti sono frutto di attente scelte condivise dal Consiglio d’amministrazione e dalla capacità organizzativa della struttura — spiega Roberto Biloni, presidente CremonaFiere —. Molte delle iniziative di questa edizione le abbiamo impostate come il primo passo verso ulteriori ampliamenti musicali ed espositivi per essere sempre più in grado di rappresentare tutto il mondo musicale. Partiamo dalla liuteria, che è e sarà sempre in prima fila, ma che contribuisce a trainare tutti gli altri strumenti. La fiera è uno strumento di marketing collettivo a cui partecipano, oltre a noi, gli attori del settore e tutto il territorio. È proprio il territorio che si presenta al mondo insieme a noi e che vede immediatamente il beneficio dell’indotto fieristico. I 450 espositori provenienti da tutto il mondo, con una crescita del 20%, significano aver avviato un motore dotato di più cavalli. Un motore a disposizione del settore musicale nazionale e del territorio».


Osserva, inoltre, il direttore generale di Cremona Fiere, Massimo De Bellis: «La fiera di riferimento della musica va oltre l’esposizione, i concerti, i seminari. I concorsi e le premiazioni sono un modo concreto per fare cultura musicale. In questi giorni abbiamo coinvolto professionisti e appassionati da tutto il mondo, ma soprattutto tanti giovani, che rappresentano il futuro del settore. Numerosi premi - prosegue De Bellis - hanno celebrato personaggi che sono il faro a cui puntare per i giovani, ma abbiamo voluto riconoscere anche le nuove eccellenze del mondo musicale, proprio perché è giusto e doveroso valorizzarle».

Roberto Prosseda, consulente artistico di Cremona Musica, commenta: «In questi giorni era palpabile la passione per la musica, vedendo le tante persone negli stand, l’affollata partecipazione ai tanti eventi di Cremona Musica. Abbiamo programmato oltre 200 eventi fra concerti, masterclass, mostre e tavole rotonde, cercando di incontrare curiosità e passione dei diversi pubblici, facendo divulgazione ma anche lavorando in sinergia con prestigiose istituzioni accademiche».


Giorgio Grisales, presidente del Consorzio liutai Antonio Stradivari, commenta: «L’edizione 2024 registra presenze importanti in termini di visitatori — afferma —. Tanti i musicisti e i commercianti che hanno provato gli strumenti dei colleghi. C’è un humus importante e come Consorzio siamo pronti a nuove esposizioni negli States, le cui basi sono state poste nei contatti avuti in questi giorni».
Stefano Trabucchi, presidente di Confartigianato, non ha dubbi: «Un’edizione bellissima, tanti i nostri associati che hanno partecipato; è un appuntamento imprescindibile, dove si incontrano musicisti e operatori del settore, ma anche colleghi che arrivano da ogni parte del mondo. Un’edizione ricca e bella».

Marco Vinicio Bissolotti, rappresentante dei liutai di Cna, punta sull’atmosfera che in questi giorni si è respirata a Cremona Musica: «Una fiera elegante e intima; sono stati tre giorni in cui la nostra comunità si è riunita, ha potuto stare insieme, godendo di un’atmosfera internazionale e al tempo stesso familiare». E fra le curiosità di ieri e che dà la misura della natura eterogenea della kermesse c’è stata la presentazione del progetto Parole Liberate, portato avanti da Paolo Bedini della casa discografica Baracca & Burattini che ha trasformato in canzoni i testi scritti dai detenuti grazie al contributo di noti musicisti italiani e stranieri, progetto realizzato grazie anche al bando del Ministero della Giustizia, che ha promosso l’iniziativa. Un segno di come fare musica sia includere e far vibrare le corde dell’anima di tutti.

Commenta scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su La Provincia

Caratteri rimanenti: 400