L'ANALISI
16 Settembre 2024 - 21:20
CREMONA - Oltre 150 matricole al Politecnico, fra i nuovi iscritti alle triennali in ingegneria informatica e gestionale e gli studenti internazionali che hanno scelto le magistrali in Agricultural Engineering e in Music and Acoustic Engineering. Le provenienze sono le più diverse: si spazia dall’America all’India, dalla Corea del Sud alla Cina, dall’Iran al Messico per arrivare in Grecia, Spagna e Francia. E per capire l’appeal delle magistrali, basta parlare con Yu Zhling, studentessa cinese che racconta: «Tutto è nato da un film visto in rete, un film su Cremona e i suoi violini — racconta —. Mi sono informata e ho visto la magistrale in Music and Acoustic Engineering. E ho deciso di trasferirmi qui».
Questa mattina il prorettore, Gianni Ferretti e il coordinatore della magistrale in ingegneria musicale e acustica, Augusto Sarti hanno dato il benvenuto agli studenti, inaugurando ufficialmente l’avvio delle lezioni. «Per ora a ingegneria acustica e musicale abbiamo 51 iscritti cui si aggiungeranno nuove matricole il prossimo semestre». A Ferretti è spettato il compito di annunciare che con molta probabilità già dalla primavera prossima la sede delle lezioni sarà presso l’ex caserma Manfredini in via Bissolati, il nuovo campus, realizzato grazie all’apporto di Fondazione Arvedi Buschini. Il prorettore ha spiegato agli studenti l’organizzazione dell’ateneo e i servizi attivati per accompagnare i ragazzi nella loro vita da universitari. Sara Rota dell’Informagiovani ha spiegato l’offerta di Cremona Universitaria e i progetti futuri da un Akaton in sinergia con la Cattolica alla festa delle matricole di tutte le università cittadine.
«Frequenterò ingegneria informatica — afferma Luca Bregoli di Calvagese —. Ho scelto Cremona perché è una città tranquilla e più abbordabile di Milano per quanto riguarda i costi». Francesco Castellani di San Pietro Morubbio in provincia di Verona: «Milano ha affitti inavvicinabili, non me la sarei potuto permettere. Alloggio dai Barnabiti, pago 370 euro per una stanza, ma va benissimo». Giulia Grollino arriva da Milano e dice: «Sono qui perché al Politecnico di piazza Leonardo non c’era posto. E pensare che ho scelto ingegneria perché abito a pochi passi dalla sede del Poli e perché è una facoltà che mi ha sempre interessato».
Laura Rosa è di Lodi e Giulia Di Vuolo di Segrate sono cariche, determinate a far valere le quote rosa delle scienze ingegneristiche. Mattia Martinelli è di Cremona e scherza: «Mi sono iscritto per non lavorare», dice per stemperare un po’ di emozioni. Stefano Proietto arriva da Catania: «Ma per un anno ho lavorato a Milano. Non sono entrato nella sede centrale e allora sono venuto qui, abito vicino allo stadio, pago 350 euro al mese, a Milano ne avrei pagati almeno il doppio e per una stanzetta».
Americo De Filippo ha risalito lo stivale, arriva da Battipaglia, in provincia di Salerno: «Avevo voglia di cambiare un po’ aria e fare un’esperienza lontano da casa — spiega —. Cremona mi è parsa la città dalle dimensioni giuste per mettere alla prova la mia voglia di indipendenza, il Politecnico è sempre il Politecnico e così ora eccomi qui». Sorride e si guadagna l’ingresso del suo primo giorno da matricola in ingegneria. Silenziosi e ordinati i ragazzi si accomodano, un po’ intimoriti, ma poi l’aperitivo analcolico a fine mattinata stempera la tensione.
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