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CASALMAGGIORE

‘Festa della Lingua madre’, il Romani come una piccola Onu

Assemblea studentesca dedicata alle 17 nazionalità presenti all’interno del polo. Protagonisti i ragazzi in costume, le loro lingue madri e anche quella dei segni

Davide Luigi Bazzani

Email:

davideluigibazzani@gmail.com

21 Marzo 2024 - 16:05

CASALMAGGIORE - Una piccola Onu al Polo Romani grazie alla ‘Festa della Lingua madre’, per favorire la consapevolezza delle diverse culture presenti nella scuola. Questo l’obbiettivo della seconda assemblea studentesca del 2024 che si è tenuta nell’istituto di via Trento. A salire in cattedra un centinaio di studenti provenienti da diciassette Paesi e da cinque dei sette continenti.

LE NAZIONALITÀ

A esporre le loro peculiarità linguistiche (ma non solo) i rappresentanti di Cina, Bangladesh, India, Albania, Algeria, Tunisia, Egitto, Marocco, Costa D’Avorio, Guinea Conakry, Ghana, Repubblica Domenicana, Cuba, Colombia, Messico, Spagna e Italia, con le declinazioni regionali di Calabria, Sicilia, Lazio, Lombardia, Basilicata, Puglia e Abruzzo. Un vero e proprio ponte tra espressioni culturali. «Noi studenti — ha spiegato Lamina Hossain, rappresentante di istituto e appartenente alla Consulta provinciale studentesca — abbiamo scelto di dare come tema della seconda assemblea quello della lingua madre perché è un’iniziativa singolare, che coinvolge tutti noi e permette di imparare molto di più sulla cultura dei nostri compagni. Riteniamo che sia un’iniziativa significativa anche per gli studenti di origine migrante appena arrivati nella nostra scuola, che così si sentono più accolti e valorizzati nella loro cultura». Per Rim Madnas, altra rappresentante, «è un’occasione importante sia per gli studenti coinvolti, che possono rappresentare il loro Paese, che per i ragazzi che partecipano all’assemblea, entrati in contatto con le diverse tradizioni e i valori. L’obiettivo di questa giornata è dare consapevolezza e imparare il senso dell’essere aperti verso le diverse culture presenti nel nostro istituto».

LINGUA DEI SEGNI

Tra le iniziative proposte, la classe seconda del corso professionale degli operatori delle telecomunicazioni ha realizzato in aula magna un laboratorio inerente alla Lingua dei segni (LIS) italiana, durante il quale sono stati insegnati i segni essenziali per una prima comunicazione. Già lo scorso anno alcune classi avevano aderito alla proposta della Commissione Intercultura di celebrare la Giornata Internazionale della Lingua madre promossa dall’Unesco nel 1999, con l’obiettivo di valorizzare la ricchezza del multilinguismo. Rispetto al 2023, quest’anno anche studenti e docenti di origine italiana si sono messi in gioco per presentare dialetti, cultura e storie della regione di provenienza.

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