L'ANALISI
21 Gennaio 2024 - 20:01
CREMONA - Sessantanni a luglio («però è inutile che vi mettiate a fare i conti, io non ho età, come Venere...») ma grinta ed energia da vendere, chiude la seconda edizione di Ultracon davanti ad una platea gremita e che attraversa più generazioni Cristina D’Avena, incontrastata e inossidabile regina di sigle tv che hanno fatto la storia della tv dei ragazzi. Giornata all’insegna di un successo clamoroso per la kermesse del fumetto, del videogioco e della cultura pop che oggi pomeriggio ha visto svanire qualsiasi posto auto disponibile nella zona e riempito di appassionati fin quasi a scoppiarne gli spazi tra stand e attrazioni.
La parte del leone nel padiglione riservato agli spettacoli e comunque toccata alla cantante e show woman bolognese, che dall’esordio (a tre anni e mezzo ) allo Zecchino d’oro fino ad oggi non ha mai smesso di macinare successi e dischi venduti. Una carriera che oggi ha idealmente ripercorso attraverso una ventina dei suoi più grandi e ricordati successi, da Lady Oscar a Occhi di gatto, in in clima di grande entusiasmo. Accoglienza da rock star, decine di telefonini alzati oltre la marea di teste per scattare foto e filmare, brani cantati a memoria da bambini, adolescenti, giovani e meno giovani che tra quelle note vivono o rivivono attraverso i ricordi un’atmosfera di sogno o magia sempre più difficile da respirare in tempi consumati da inquietudini e disillusioni. Menzione d'onore per Giovanni Muciaccia, storico conduttore di Art Attack, che ha preceduto Cristina D'Avena sul palco dell'area show con una clinic su Banksi e i retroscena dei suoi intramontabili 'attacchi d'arte'.
FOTO: FOTOLIVE/PAOLO CISI
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