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Sul ponte prove statiche di carico con sei mezzi pesanti

Per un totale di 240 tonnellate. Dalle 9 alle 13 è stato chiuso il tratto di strada, compreso del ponte, che collega i centri abitati di Robecco d’Oglio e Pontevico

Antonella Bodini

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redazione@laprovinciacr.it

27 Ottobre 2023 - 15:01

ROBECCO D'OGLIO -  Prove statiche di carico questa mattina sul ponte di Robecco d’Oglio. Dalle 9 alle 13 è stato chiuso il tratto di strada, compreso del ponte, che collega i centri abitati di Robecco d’Oglio e Pontevico. Questo per consentire ai tecnici di testare lo stato di forma della struttura che collega la sponda cremonese a quella bresciana del nostro territorio.

“Le prove di carico e staticità – spiega l’assessore al territorio e sicurezza Federico Guarneri che ha seguito in mattinata i lavori – sono state fatte dai tecnici della ditta incaricata con sei mezzi pesanti per un totale di 240 tonnellate. La strumentazione è stata posta sulle giunture e sono stati rilevati dati che poi ci verranno consegnati nella relazione finale”.

I mezzi pesanti sono stati fatti salire e scendere per capire la tenuta del viadotto in risposta alle sollecitazioni prodotte. “Ovviamente si usano i mezzi pesanti perché sono quelli che maggiormente sollecitano la tenuta di un ponte”.

Il rilievo, dopo quelli fatti ad inizio estate, si è reso necessario non tanto per capire lo stato attuale in cui versa la struttura, ma soprattutto in previsione futura.

Il viadotto, infatti, non presenta criticità al momento, ma visto che la manutenzione è a carico dell’ente comunale, l’amministrazione vuole monitorare la situazione per evitare spiacevoli sorprese.

Da quando è stata realizzata la tangenziale che bypassa i due centri abitati il tratto di strada che attraversa i paesi, comprensivo del ponte, non è più in capo alle Province, ma è stato declassato a comunale. Questo significa che spetta al comune provvedere alla manutenzione.

“Con l’inaugurazione della variante la strada del ponte è diventata di nostra competenza  – aveva spiegato il sindaco – e abbiamo stilato un programma di manutenzione in previsione futura. A livello strutturale il ponte non desta preoccupazione, ma non vogliamo farci trovare impreparati”.

Monitorare con cadenza regolare, insomma, previene il dispendio di ulteriori costi di manutenzione. “Regione Lombardia stanzia ogni anno delle risorse per lavori su queste strutture – continua Pipperi – e i fondi vengono erogati in base alla criticità del ponte quindi è evidente che le verifiche si rendano necessarie”.

Verifiche che sono previste dalle linee guida per la classificazione e la gestione del rischio, la valutazione della sicurezza e il monitoraggio dei viadotti esistenti.

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