L'ANALISI
09 Agosto 2023 - 10:51
LOURDES - Nell’aria del santuario mariano di Lourdes si respira ancora a pieni polmoni l’atmosfera elettrizzante della Giornata Mondiale della Gioventù: tanti i gruppi di giovani che di ritorno da Lisbona stanno facendo tappa nella piccola città dei Pirenei, divenuta, grazie alle diciotto apparizione della Madonna a Bernadette, una delle capitali europee della spiritualità. Il loro entusiasmo, la loro gioia di vivere, ma anche la loro capacità di raccogliersi e pregare intensamente alla grotta di Massabielle contagiano le migliaia di pellegrini provenienti da tutto il mondo.
In questo clima di gioia giovanile si sono immersi i 300 lombardi che stanno vivendo il loro consueto pellegrinaggio di inizio agosto promosso dall’Unitalsi regionale. Tra questi anche un’ottantina di cremonesi guidati dal presidente locale, Tiziano Guarneri e dall’assistente ecclesiale nonché direttore spirituale del pellegrinaggio, don Maurizio Lucini.
Oltre ai cremonesi sono presenti delegazioni di Crema, Cremona, Mantova e di diverse zone del milanese. Una quindicina i sacerdoti che garantiscono l’aiuto spirituale, tra di essi anche i quattro preti novelli cremonesi – don Alex Malfasi, don Claudio Bressani, don Andrea Bani e don Jacopo Mariotti -, don Claudio Rasoli presidente di Fondazione Redentore di Castelverde con alcuni ragazzi della RSD e don Giacomo Ghidoni, cappellano di Fondazione Sospiro giunto a Lourdes insieme ad alcuni ospiti.
Il pellegrinaggio ha avuto inizio nella serata di lunedì 7 quando da diversi punti della Lombardia sono partiti i pullman alla volta dei Pirenei. Un caldo sole ha accolto l’arrivo dei pellegrini intorno alle 11 di martedì. Dopo la sistemazione dei malati presso il Salus, la struttura di Unitalsi attrezzata quasi come un ospedale e degli altri partecipanti presso l’hotel La Source, il grande gruppo si è ritrovato nella grande chiesa di Santa Bernadette dove don Lucini ha presieduto la messa che ha dato il via ufficialmente alla forte esperienza spirituale. Il sacerdote ha preso spunto dal Vangelo di Giovanni che narra delle nozze di Cana per ricordare il ruolo di Maria nell’indicare continuamente Cristo come il vero interprete della felicità dell’uomo e delle sue aspirazioni più profonde.
Subito dopo i 300 lombardi si sono trasferiti alla grotta di Massabielle per la recita del rosario delle ore 18 in diretta televisiva. A presiedere la preghiera c’era il vescovo di Saluzzo, monsignor Cristiano Bodo, presente con un nutrito gruppo di suoi diocesani.
Nei prossimi giorni il pellegrinaggio entrare nel vivo con la messa internazionale del mercoledì nella grande chiesa ipogea di San Pio X, il passaggio alla grotta, la processione eucaristica e quella serale con i flambeaux. Non mancherà anche un momento di conoscenza della vita e delle opere di Santa Bernadette attraverso la visita dei luoghi dove nacque e visse la giovane veggente, così come la possibilità di accostarsi al sacramento della Riconciliazione. La conclusione è prevista venerdì con la partenza fissata dopo cena, il viaggio durante la notte e l’arrivo nella mattinata di sabato 12.
«Per i cristiani – spiega il presidente di Unitalsi Cremona Guarneri – costruire significa edificare la propria vita sulla roccia che è Cristo, vuol dire riferirsi continuamente a lui in ogni scelta, soprattutto in quelle che caratterizzano in maniera permanente la nostra esistenza. Quest’anno a Lourdes la Chiesa ci invita a porre come fondamento di tutto Gesù e la sua Parola. E inoltre richiama la forte dimensione ecclesiale della nostra fede che è ben rappresentata dal pellegrinaggio! Non si va sparpagliati, ma insieme, come popolo: aiutando chi non ce la fa, spronando chi fa fatica a stare al passo, offrendo un po’ di luce ai dubbiosi e tanta misericordia a chi si sente sconfitto dal peccato. La fede non può essere vissuta individualmente: senza carità rischia di spegnersi o di sclerotizzarsi!».
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