L'ANALISI
13 Novembre 2022 - 15:40
CREMONA - Più di un milione di giocattoli, 180 espositori provenienti da tutta Italia (e una parte anche dalla Francia) per la 68esima edizione della mostra mercato del giocattolo d’epoca ospitata negli spazi espositivi di CremonaFiere.
Ancora una volta la manifestazione si conferma un successo, registrando un boom di presenze sin dalle prime ore di apertura. Famiglie con bambini e appassionati non si sono fatti sfuggire questa iniziativa promossa dall’associazione Aigec (Associazione italiana giocattolo d’epoca).
L’organizzatore nonché presidente Lorenzo Cavazzini spiega che «abbiamo davvero una varietà d’offerta incredibile: dal giocattolo antico, alle macchinine, ai soldatini. L’obiettivo è quello di fornire maggiore varietà possibile. Si deve proporre di tutto a tutti, infatti l’ingresso è libero».
Passeggiando tra gli stand, affollatissimi di gente, non si possono non notare le bambole d’epoca. Gisella Perego arriva da Grezzago, in provincia di Milano, con una selezione di bambole e articoli in argento antichi. Poco più in là non si può non notare lo stand di Stefano Bossi da Milano che tratta un po’ tutti i generi «dalla bambola antica quindi dalle cera e cartapesta di metà Ottocento, fino agli anni Venti e Trenta e il vinile degli anni Cinquanta soprattutto le Furga».
Tra i pezzi particolari che espone una bambola Jaumo due facce con una faccia che ride e una che piange girando la leva sulla testa che arriva 6.500 euro. «Ovviamente ci sono pezzi per tutti i gusti e le tasche da 6.500 euro sino a 20 euro. Di tutto».
C’è poi anche un antiquario di Busseto che tratta di giocattoli particolari, come stufine tedesche delle bambine nobili dell’Ottocento tutte funzionanti, che valgono svariate centinaia di euro.
Ci sono anche appassionati di macchinine come Antonello Salerno che espone modellini di Formula Uno e oggetti di avionica militare e civile. Tra i pezzi particolari «un casco da volo e strumentazione di un caccia sovietico prima della caduta del muro».
Tra gli espositori c’è chi ha deciso di fare dei giocattoli d’epoca una professione. «Abbiamo un negozio a Milano, Ricordi e Balocchi, e ci occupiamo di restauro e vendita di giocattoli che vanno dagli anni Trenta sino all’immediato dopoguerra, italiani e tedeschi: bambole, treni, macchinine».
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