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CREMONA

Un violino verniciato con i colori della pace

È il messaggio dell'Istituto Stradivari, che ieri ha organizzato nel cortile della sede in via Coletta un evento "contro tutte le guerre"

Nicola Arrigoni

Email:

narrigoni@laprovinciacr.it

16 Marzo 2022 - 09:13

CREMONA - La musica come ponte fra i popoli, la liuteria come mezzo per fare musica nel segno della pace. E così i maestri liutai e gli studenti dell’istituto superiore Stradivari hanno realizzato un violino verniciato con i colori della pace, strumento simbolico che altrettanto simbolicamente ha fatto da catalizzatore al momento musicale volto a ribadire come secondo i dettami della Costituzione italiana si ripudi la guerra senza forse e senza ma.

I docenti e gli studenti del Liceo Musicale, della scuola di Liuteria e della scuola di Moda, Design e Arredo hanno così voluto ribadire con la forza espressiva dei linguaggi artistici il loro no alla guerra, partendo dalle parole dell’ultimo libro di Gino Strada sugli spropositati finanziamenti all'industria bellica rispetto alle urgenze del nostro tempo: la povertà, l'ambiente, i diritti umani, la salute, solo per citarne alcune,  e recitando i versi della poetessa Wislawa Szymborska «La fine e l’inizio». Le note di Imagine suonate dagli studenti del Liceo Musicale e guidate dal violino della Pace, hanno accompagnato la riflessione sui tanti conflitti, spesso dimenticati, tutt’oggi presenti in tante parti del mondo. Sulle preoccupazioni di una escalation anche atomica che potrebbe cambiare radicalmente, se non forse anche annullare, le possibilità della vita stessa sul pianeta Terra.

«Il forte bisogno di trovare un senso collettivo di fronte alla situazione attuale così incerta e preoccupante ha trovato risposta in questo momento di raccoglimento in cui docenti e studenti hanno scelto di non essere solamente attori passivi di fronte alla drammaticità delle guerre, ma cittadini in grado di elaborare e manifestare una posizione pacifista con gli strumenti a loro disposizione nell’ambito scolastico: la riflessione, l’approfondimento, i linguaggi espressivi», ha commentato il dirigente Daniele Pitturelli. L’iniziativa si ripeterà martedì 22 marzo presso la sede di Santa Maria in Betlem.

 

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