L'ANALISI
22 Febbraio 2022 - 15:22
CREMONA - Spacciato e Stupefatto, due titoli, due best sellers e un'unica storia, quella del tunnel verso la tossicodipendenza più nera, da cui l'autore Enrico Comi ha avuto la fortuna di uscirne vivo. Un dono, quello della vita, che lui (oggi padre di tre figli) onora facendo prevenzione nelle scuole da più di 25 anni. Oggi Enrico Comi era al Torriani, ha incontrato in aula Varalli, dalle 8 alle 13, tutte le seconde del Liceo delle Scienze Applicate. Una testimonianza fortemente voluta dalla prof. Laura De Luca che ha organizzato questo importante momento formativo.
Empatico, diretto, concreto, Comi ha raccontato ai ragazzi come succede che un quattordicenne sicuro di essere contrario alle droghe finisce per cadere nel baratro. Comi racconta la verità: "Ti dicono che lo spinello fa meno male della sigaretta, che puoi smettere quando vuoi", ma poi non è così. Ha spiegato anche scientificamente perché non è così e perché il passo verso le droghe pesanti è facile, troppo facile, fino a una vita d'inferno, tra furti e scippi tra una dose e l'altra, per trovare i soldi che ti salvano dalla crisi di astinenza. Più volte vicino alla morte, in coma, solo. Salvo dopo avere toccato il fondo, si è rialzato e mette in comune la sua esperienza con gli adolescenti delle scuole. Le seconde liceo del Torriani non dimenticheranno questo incontro, incisivo, forte, definitivo, più di tante altre lezioni, parole, narrazioni.
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