L'ANALISI
10 Febbraio 2022 - 17:38
SONCINO (ISENGO) - Finalmente a Isengo si può tornare a bere acqua buona, sana e soprattutto pulita. E, cosa non meno importante, viene riaperto il collegamento principale tra la frazione e la città sotto la rocca. L’annuncio ufficiale è arrivato oggi dal gestore che ha chiuso definitivamente il cantiere dopo quattro lunghi mesi.
Soddisfatto il sindaco Gabriele Gallina: «Un’opera importante, che da tempo i cittadini di Isengo attendevano. Ci sono stati alcuni ritardi ma l’importante è aver raggiunto questo obiettivo che permetterà di usufruire di acqua di ottima qualità. Come amministrazione siamo soddisfatti di essere riusciti, in accordo con Padania Acque, a far mantenere nel 2021 l’inizio dei lavori che potevano anche essere posticipati nella programmazione territoriale».
Non di solo pane vive l’uomo. C’è, per esempio, anche l’acqua, che è senza dubbio il bene più elementare e necessario che esista. Nella frazione verde che sorge oltre via Isengo, purtroppo, è stata imbevibile per mesi a causa dell'esaurimento del vecchio pozzo. Adesso, dopo tanta fatica, fortunatamente si può dare il lieto annuncio: «Una rete di distribuzione nuova e un’acqua dalle migliori caratteristiche organolettiche. I lavori di posa della tubazione idrica, lunga oltre un chilometro, che collega l’acquedotto di Soncino a quello di Isengo, restituiscono un risultato importante in termini di efficienza del servizio idrico svolto da Padania Acque. Si è concluso, infatti, il cantiere durato 4 mesi e dal 14 febbraio entrerà in funzione il nuovo collegamento, che porterà alla contestuale dismissione del vecchio impianto e del pozzo preesistenti nella frazione».
Il cantiere, alla fine, è costato a Padania quasi 193 mila euro.
I disagi per tante famiglie, per i pendolari e per i residenti, sono finalmente terminati. O quasi. Il gestore infatti avverte che servirà, ma è inevitabile, un piccolo periodo di rodaggio delle nuove tubature: «Con l’entrata in servizio del nuovo tratto di rete – precisano da Cremona –, l’acqua potrebbe temporaneamente presentare lievi depositi o particelle in sospensione. Prima dell’utilizzo si consiglia di far scorrere bene l’acqua, che è e resta assolutamente sicura e controllata».
Con questo annuncio si vedono confermate anche le parole della Soprintendenza archeologica, spesso presa di mira da commenti critici per via di presunti blocchi o rallentamenti ai lavori pubblici. Nonostante la fantastica scoperta di un cimitero medievale proprio sulla strada oggetto del cantiere, la collaborazione e la sinergia fra i ricercatori del passato e i tecnici di Padania ha permesso di evitare congestionamenti o stop.
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