SOS ACQUA
04 Febbraio 2022 - 05:20
CREMONA - I disegni dei bambini, simbolo di spensieratezza e gioia, sono in mostra al centro vaccinale di CremonaFiere, nell’area riservata alle vaccinazioni pediatriche per la fascia d’età dai 5 agli 11 anni.
Le loro creazioni sono un ricordo prezioso, strappano un sorriso e mettono di buon umore pediatri, medici, infermieri e tutti coloro che da mesi sono impegnati nella campagna. Sono piccoli, teneri spaccati di un’esperienza che li fa sentire grandi e protagonisti del loro futuro. Ci sono i personaggi dei cartoni animati, i supereroi, gli animali, i mostri fantastici. Tutti corredati dal nome di battesimo di chi li ha disegnati.
Sono talmente belli che l’Azienda socio sanitaria territoriale ha deciso di farne una mostra. Una serie di coloratissimi pannelli che accolgono tutti i vaccinandi. Molti si fermano ad osservarli, cercando magari l’opera del proprio figlio o nipote.
L’idea dell’Asst di esporli ordinatamente, lasciando ovviamente spazio anche per i lavori dei futuri giovanissimi vaccinandi, ha ottenuto immediato riscontro. «La parete dei disegni realizzati delle bambine e dei bambini è davvero bellissima: trasmette l’energia e l’entusiasmo che si respira nelle giornate dedicate a loro – spiega Rosario Canino, direttore sanitario dell’Asst –: Lo sguardo dei più piccoli, attraverso i disegni e le parole che donano agli operatori, infonde fiducia: loro hanno capito che il vaccino protegge e offre la possibilità di vivere il quotidiano in libertà».
Antonella Laiolo, responsabile del servizio vaccinale, aggiunge: «Le giornate dedicate alla vaccinazione della fascia 5-11 anni sono sì le più movimentate, ma anche le più belle. Sarà perché sono una pediatra, ma la musica di sottofondo prodotta dalle voci dei piccoli mette di buon umore e accresce il significato del nostro lavoro. Per me le vaccinazioni pediatriche sono la norma, nel caso dei vaccini anti Covid-19 sto sperimentando una sensazione nuova: mi sembra di offrire una chance in più a chi ha dovuto subire in modo passivo la pandemia e tutto ciò che ha comportato, dal lockdown, alla Dad. Tutto questo senza avere alle spalle un’esperienza di vita altra attraverso la quale interpretare ed elaborare situazioni e accadimenti davvero complicati – continua Laiolo. Devo dire che gli under 12 e gli over 80 sono le categorie di persone che hanno mostrato e mostrano, in assoluto, un atteggiamento molto sereno verso il vaccino, sono convinti che sia l’unica cosa da fare, un insegnamento anche per noi sanitari».
C’è chi ha immortalato con cura ogni pannello, come Salvo Liuzzi, fotografo del quotidiano La Provincia, che racconta la sua esperienza davanti a queste testimonianze. «La testimonianza dei disegni dei bambini ci parla di come loro hanno superato le loro paure identificandosi nei loro super eroi preferiti. Quando sono andato in fiera a completare il mio ciclo vaccinale, mi sono commosso. Mentre ero seduto a aspettare, per i 15 minuti di attesa post inoculazione, ho avuto modo di osservarli da vicino e riflettere. Pensavo a ciascuno di noi adulti, che indubbiamente non ci siamo prestati con piena certezza nell’affrontare questo vaccino, comunque sia ci siamo fidati. Questi bimbi si sono travestiti da super eroi attraverso i loro disegni, frutto di ciò che loro hanno dentro. Così, si sono presentati di fronte al virus, il mostro, con tutta la forza che serve per sconfiggerlo».
FOTOGALLERY: FOTOLIVE/SALVO LIUZZI
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