CALCIO
16 Gennaio 2022 - 15:15
SONCINO - La prima parte dei sondaggi può dirsi conclusa, ora non resta che sperare nell’arrivo di un milione di euro da Milano per dare il via ai cantieri sulla cinta muraria antica della città. Il Comune, intanto, ha già a disposizione 600 mila euro ottenuti col bando dei Borghi Storici. Lo Studio Tecnico Radici, incaricato delle operazioni di fotogrammetria, nel frattempo ha reso pubblici i suggestivi scatti che serviranno a ottenere l’ok dalla Soprintendenza.
Nel caso qualcuno si fosse posto il dubbio: no, non sono in corso delle riprese di un film fantascientifico a Soncino e l’esercito di droni che sorvola da settimane il tratto di più ammalorato dei bastioni medievali è in realtà lì solo per scattare qualche fotografia.
Il termine è in realtà riduttivo perché quello condotto dallo studio Radici, incaricato dal municipio, è un complesso sondaggio hi-tech e serve per mappare nel minimo dettaglio quella che sarà in futuro, forse già questa estate, l’area di intervento dei cantieri.
Ma perché, dopo seicento anni, si è deciso di metter mano alla cerchia difensiva che cinge la città? La risposta si trova in parte già nella domanda. È grossomodo da quando sono state erette, appunto, che le mura di Soncino non subiscono un massiccio (e moderno) restauro e la cosa comincia a vedersi.
In tratti come quello del Torrione dei Cani, per esempio, non è solo l’asfalto delle strade ad aver ceduto (oggi fortunatamente lo spazio è stato rimesso in sicurezza) ma i mattoni che hanno resistito alle cannonate degli eserciti invasori si stanno piegando all’ineluttabilità del tempo.
La buona notizia è che il titanico progetto di riqualificazione è, in parte, già finanziato. Il Pirellone ha concesso infatti già un milione di euro per recuperare i monumenti più importanti del borgo e seicento mila di questi sono stati destinati proprio alla cinta muraria.
Il Comune però ha messo il piede sull'acceleratore e nella speranza di poter fare tutto nel più breve tempo possibile ha chiesto un altro milione alla Regione.
Se i fondi dovessero essere incamerati dal palazzo sotto ai Matéi anche questa volta, si potrebbe ‘aggiustare’ in un sol colpo ben il 50% dell’architettura esistente, vale a dire un chilometro di mura sui due di lunghezza totale. L’assessore al Patrimonio Elvira Ambrogi si è detta molto fiduciosa.
Secondo indiscrezioni, gli uffici starebbero progettando anche un camminamento illuminato alla base dei torrioni per permettere ai turisti di osservare il gioiello di Soncino come mai prima d’ora.
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