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DDL ZAN BOCCIATO

Cremona, il popolo arcobaleno in piazza per i diritti di tutti

"Vergogna, non ci fermeremo qui": manifestazione promossa da Cremona Pride, Arcigay La Rocca e il Megafono con l'adesione di Pd e Cgil

Massimo Schettino

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mschettino@laprovinciacr.it

31 Ottobre 2021 - 05:50

CREMONA - In tanti, colorati e arrabbiati. C’erano circa 250 persone ai giardini di piazza Roma per il flash mob di protesta organizzato dal Comitato Cremona Pride, Arcigay Cremona ‘La Rocca’ e Collettivo studentesco il Megafono dopo l’affossamento del ddl Zan in Senato. Tante le bandiere e i cartelli: «Vergogna», «I diritti sono di tutti», «Non ci fermeremo qui». E davanti al gazebo dove si sono alternati gli oratori uno striscione citava la Canzone del Maggio di Fabrizio De Andrè: «Voi non avete fermato il vento, gli avete fatto perdere tempo».

 


Mario Feraboli, del Comitato Cremona Pride, si è detto «disgustato» da quanto accaduto in Senato. «La nostra azione adesso — ha aggiunto — deve essere urgente e propositiva ribadendo il percorso fatto di incontri, idee e appuntamenti che porterà al Pride territoriale del giugno 2022. Noi non ci fermeremo». E Chiara Luccarini, vice presidente del Cremona Pride, ha spiegato così la protesta che si è svolta simultaneamente in oltre 44 città italiane: «È una risposta forte agli applausi del Senato e un’occasione di ricompattamento della comunità Lgbt e dei disabili e delle donne, tutti salvaguardati da questa legge».
Per Alice Mattarozzi, studentessa del Megafono, «gli adolescenti non devono vivere nel timore della discriminazione e nel silenzio. Specialmente nelle scuole, dove noi cerchiamo di portare percorsi di inclusione». E Lorenzo Luppoli, presidente del Comitato territoriale di Cremona Arcigay «La Rocca» ha parlato di un «Parlamento e una classe politica più arretrata del Paese, che invece è sceso in piazza per protestare. Quello che è successo in Senato è vergognoso perché nega all’Italia di avere una legge come il Ddl Zan che tutela le minoranze di genere e sessuali, ma non solo. La norma infatti riguardava anche la disabilità e la violenza di genere. Una protezione che è prevista in molti Paesi, anche extraeuropei, che hanno una legislazione migliore della nostra. Questo Parlamento si è dimostrato retrogrado rispetto ai diritti civili e alla laicità delle istituzioni».

Chiara Pedroni, atleta di tennis in carrozzina, ha sottolineato: «Non sono animata da odio, ma mi auguro che i senatori che hanno applaudito non debbano mai avere un figlio discriminato perché disabile o bullizzato perché gay». Tutti i manifestanti quindi sono stati invitati a sollevare in alto loro cartelli e la piazza ha scandito: «Vergogna, vergogna». In piazza anche il Pd che spiega così l’adesione: «Abbiamo perso una ennesima occasione per essere attuali. La battaglia per la tutela e la promozione dei diritti individuali non è arrestabile e investirà le posizioni oscurantiste che hanno alzato la testa in questo periodo. La scelta dei giardini di piazza Roma non poteva essere migliore, visto che lì sorgeva la chiesa di San Domenico, sede della santa Inquisizione e simbolo delle peggiori posizioni reazionarie che speravamo non tornassero di attualità».


Insieme alle bandiere arcobaleno c’erano anche quelle della Cgil: «Quando si parla di diritti — spiega il segretario provinciale Marco Pedretti — la Cgil c’è. Noi tuteliamo i lavoratori ma anche le persone al di fuori del posto di lavoro. La libertà delle persone e la loro realizzazione passano dal tema dei diritti». In piazza anche il presidente del Consiglio comunale Paolo Carletti: «Il Senato si è dimostrato inadeguato a seguire la società, ma il processo è inarrestabile e sulla tutela dei diritti non ci sono gradualismi. I diritti individuali vanno promossi in maniera spregiudicata». Fra i manifestanti anche le assessore Simona Pasquali e Rosita Viola «a sostegno di un percorso per i diritti di tutti». 

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Commenti all'articolo

  • cordamolle

    31 Ottobre 2021 - 08:11

    In pratica dovete urlare e incavolarvi coi vostri stessi amici di Pd e IV che hanno affossato la vostra inutile e dannosa legge col voto segreto. Ma cosa c’entrano Salvini e Meloni. Da soli non avrebbero avuto i voti,che sono arrivati dalla sinistra. Vergogna a voi. Firmato un gay di destra contro a queste pagliacciate

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