L'ANALISI
24 Marzo 2025 - 05:30
CREMONA - Il cartello Vendesi è stato rimosso da tempo. Via anche la sterpaglia che aveva invaso l’area (peccato perché c’erano splendidi roseti). Altre zone state ripulite da detriti e spazzatura: è iniziato dunque il recupero dei vecchi Magazzini Cariplo, inutilizzati da più di 30 anni. Le strutture sono state comprate dall’Aem il 14 novembre 2024, un mese prima della nomina dell’attuale Consiglio di amministrazione, la cifra si aggira attorno ai tre milioni di euro ed entro settembre dovrebbe essere presentata una proposta, un progetto di massima all’amministrazione comunale, inoltre il mese prossimo i vertici Aem e comunali si incontreranno con Prefettura e Questura, vista la vicinanza della zona allo stadio Zini.
I vecchi edifici, autorizzati con la seduta del Consiglio comunale del 19 giugno 1957, verranno abbattuti. Nella stessa seduta si era autorizzata anche la costruzione del nuovo macello pubblico (350 milioni), i magazzini avrebbero dovuto fare da frigorifero: il macello sarebbe stato a conduzione pubblica, i frigoriferi ceduti a privati, decisione che aveva infiammato la politica dell’epoca: il vero affare erano appunto i magazzini.
Oggi l’area è ampia più di 26mila metri quadrati e dovrebbero nascere servizi commerciali, posteggi e soprattutto si potrebbe ampliare il polo tecnologico, ormai saturo. Un’operazione che riqualificherebbe ulteriormente questa storica porzione di città, tra San Bernardo e la zona del Chiesotto, un intervento che dovrebbe fare il paio con la risistemazione di via del Macello e di via dell’Annona, dove addirittura, secondo quanto promesso, il Cavo Cerca dovrebbe scorrere a cielo aperto, tra alberi e piste ciclabili. Un’operazione che sta impegnando il Cda di Aem da mesi.
«Confermo — spiega il presidente della ex municipalizzata, Tommaso Coppola (nella foto) — che il Cda ha il dossier tra le sue priorità e certamente, essendo strategico per la città, sono in corso riflessioni per portare, in tempi ragionevoli, all’attenzione dell’amministrazione comunale una proposta organica e di valorizzazione del comparto. Ove trovasse accoglienza, saranno svolte le necessarie procedure ad evidenza pubblica».
In più il presidente spiega che è in corso un’analisi in collaborazione con gli altri partner interessati all’iniziativa e che dunque «la proposta sarà formulata in seguito all’analisi dei bisogni degli stakeholder, che è in corso. Per cui il progetto sarà definito in funzione dei risultati dell’analisi».
Coppola afferma che «è prematuro fare nomi di altri interessati. In particolare, stante la collocazione dell’area prospiciente allo stadio, con la Prefettura e la Questura sarà programmato, auspicabilmente nel mese di aprile, un incontro che reputiamo fondamentale. Conclusi gli incontri, sarà avviato il conseguente studio di sintesi per arrivare auspicabilmente alla proposta all’amministrazione comunale in settembre. I partner potenziali saranno definiti a valle di questo percorso, tra i quali probabilmente vi saranno auspicabilmente alcuni degli stakeholder già incontrati».
Si dovrebbe arrivare così alla conclusione di una vicenda che è stata al centro di tante polemiche (anche giudiziarie), ma che forse non era partita con il piede giusto fin dalla sua nascita.
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