L'ANALISI
14 Novembre 2025 - 18:40
«PASOLINI AL PONCHIELLI: TRA ANTICO E CONTEMPORANEO»
Tre incontri ad ingresso gratuito, che si terranno nel Foyer del Teatro Ponchielli, per esplorare le molte anime pasoliniane: quella classica, quella intellettuale, quella profondamente umana.
Domenica 16 novembre, alle ore 15, inizierà il ciclo di tre incontri legato alla rassegna collaterale del Pasolini Festival che si intitola “Pasolini al Ponchielli”, organizzato dagli Amici del Teatro e dell’Opera “L’Aurea Cetra” in collaborazione con la Fondazione Teatro Amilcare Ponchielli.
La rassegna aprirà con un momento dedicato al rapporto profondo di Pier Paolo Pasolini con il mondo classico: un mondo complesso e multiforme che lo ha accompagnato e ispirato nel corso della sua carriera cinematografica, poetica, teatrale e narrativa. Questo primo appuntamento sarà coordinato dalla drammaturga e attrice Silvia Andrea Russo e dall’Associazione ex alunni del Manin, con la presenza di Francesco Paolo Truglia in veste di moderatore.
«La partecipazione del Teatro Amilcare Ponchielli al Pasolini Festival Cremona rappresenta per noi un segno importante – sostiene Andrea Nocerino, sovrintendente del Teatro Ponchielli -. Un progetto che unisce la città nel nome di uno dei più complessi e visionari intellettuali italiani del Novecento. Il teatro, per sua natura, è luogo di incontro, di ascolto, di riflessione collettiva, che in questa occasione accoglie l’iniziativa di un’associazione di giovani che non si limiterà a celebrare Pasolini come figura del passato, ma lo interrogherà come contemporaneo. In questo dialogo tra passato e presente i teatri ritrovano sempre la loro ragion d’essere: la trasmissione viva della cultura, un’eredità che non si conserva, ma si rinnova e si rigenera ad ogni apertura di sipario».
«La presenza dell’Aurea Cetra a questo importante appuntamento nasce dal desiderio di rendere omaggio a Pier Paolo Pasolini, autore che ha saputo fondere poesia, teatro e musica in un’unica visione del mondo – dichiara Francesco Paolo Truglia, portavoce del gruppo -. Per Pasolini il teatro era non solo un’arte, ma anche uno spazio civile, una voce collettiva, un atto di resistenza e di verità. Come gruppo di amici del Teatro Ponchielli e dell’Opera – conclude Truglia – sentiamo che il nostro ruolo nel Pasolini Festival è naturale e necessario: perché Pasolini è stato un autore profondamente teatrale, capace di ascoltare le voci del popolo e di restituirle in una lingua poetica e scenica. La collaborazione con la Società dei Militi ci onora e ci permette di ribadire la funzione civile del teatro: un luogo dove la cultura non è solo rappresentazione, ma coscienza viva della comunità».
PROGRAMMA DEGLI INCONTRI
Domenica 16 novembre alle ore 15
Foyer del Teatro Ponchielli
“Più moderno d’ogni moderno. Pasolini e i classici”.
Apertura del ciclo con un dialogo dedicato al rapporto di Pasolini con il mondo dei classici. Un approccio profondo, anticonformistico e autentico caratterizzato dalla capacità di rielaborazione e di reinterpretazione: un uso critico e consapevole di un patrimonio culturale vastissimo. Il filo conduttore sarà il concetto di classico: cosa significa “classico” per Pasolini e come la sua modernità dialoga con l’antico? L’incontro prenderà le mosse da una lettura drammatizzata di alcune delle più grandi tragedie greche.
Con Silvia Andrea Russo (drammaturga e attrice), l’Associazione ex alunni del Manin e Francesco Paolo Truglia.
Sabato 22 novembre alle ore 15
Foyer del Teatro Ponchielli
“Stringo un patto con te, Ezra Pound. Pasolini riscopre Pound”.
Incontro per esplorare il legame tra i due poeti eretici e visionari: la modernità di Ezra Pound e l’Italia inquieta di Pasolini. Un dialogo sulla parola come strumento di libertà e di resistenza linguistica.
Con Giulio Solzi Gaboardi, presidente della Società dei Militi.
Sabato 30 novembre alle ore 15
Foyer del Teatro Ponchielli
“Cronaca di un amore. Pasolini e Maria Callas”
Chiusura del ciclo con un incontro dedicato a uno dei rapporti più intensi e misteriosi della vita di Pasolini: il legame umano e spirituale tra Pasolini e Maria Callas, musa e protagonista di Medea. Il racconto di questa relazione avvolta nel dubbio e nell’incertezza verrà accompagnato dagli interventi del critico d’opera Alberto Mattioli e il compositore Davide Tramontano, moderati da Francesco Paolo Truglia.
L’incontro sarà anche l’occasione per presentare la nuova opera lirica “Cronaca di un amore. Callas e Pasolini” realizzata su commissione di Fondazione Teatri Piacenza con il libretto di Alberto Mattioli e le musiche di Davide Tramontano che debutterà al Teatro Municipale di Piacenza il 27 marzo 2026, in prima mondiale.
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