La partenza avviene da località Federavecchia, sulla strada tra Auronzo di Cadore e Cortina d'Ampezzo, o dal passo Tre Croci, poco più a monte. Cortina d'Ampezzo si raggiunge percorrendo la A4 fino a Venezia, la A27 fino a Belluno e proseguendo poi lungo la strada statale di Alemagna attraverso tutto il Cadore fino alla splendida conca in cui si adagia la "perla delle Dolomiti": tutto attorno al paese, svettano le Dolomiti. Le Tofane dominano il paese ad ovest mentre a nord e ad est spiccano le sagome dei gruppi del Cristallo, del Faloria e dell'Antelao. A pochi chilometri dai punti di partenza dell'escursione si trova il lago diMisurina, punto di relax, o base per nuove escursioni ai piedi delle Tre Cime di Lavaredo.
Misurina era una bambina insolente e capricciosa. Suo padre Sorapiss, tuttavia, stravedeva per la piccola e non mancava di assecondare ogni suo desiderio. Quando la bambina pretese di avere lo specchio magico di una fata, Sorapiss accettò addirittura la terribile condizione che la fata — indispettita dalle pretese della bambina e speranzosa che il padre desistesse dall'idea di accontentarla anche quella volta — aveva posto: avrebbe ceduto lo specchio magico solo se Sorapiss si fosse trasformato in una montagna che potesse ombreggiare il giardino della fata, curato con amore ma bruciato dall'eccessiva esposizione ai raggi del sole. Mentre si trasformava, Sorapiss fece però in tempo ad assistere alla tragedia: Misurina, distratta dallo specchio appena ricevuto, cadde e precipitò per i ripidi pendii della nascente montagna. Le ultime lacrime ‘umane’ del re Sorapiss sgorgarono copiose ed alimentarono torrenti e ruscelli ed infine le acque di uno splendido lago, dedicato appunto a Misurina. Lo specchio, cadendo, si frantumò in mille pezzi ed è proprio per questo che le Tre Cime, i Cadini e lo stesso Sorapiss si riflettono così nitidamente nel lago di Misurina. Un tocco di leggenda rende ancora più incantevole una passeggiata tra i boschi e le radure di questo angolo di Dolomiti venete. A due passi da Auronzo di Cadore e Cortina d'Ampezzo si possono raggiungere, con impegno moderato, destinazioni indimenticabili. Una di queste è il rifugio Vandelli, posto proprio ai piedi del Sorapiss e sulle rive di un laghetto dalle tinte pastello, a 1926 metri di altitudine. La struttura attuale deriva dalla quarta ricostruzione (datata 1966) dopo che il primo rifugio — voluto dalla sezione di Mannheim del Deutscher und Österreichischer Alpenverein nel 1891 — fu travolto da una valanga nel 1895 così come la sua ricostruzioni successiva e dopo che un incendio rese inagibile la terza ‘versione’ realizzata dal CAI di Venezia una volta che la Grande Guerra restituì all'Italia il territorio cortinese. Sono diverse le vie per arrivarci. La più frequentata prende le mosse dal passo Tre Croci e colma un dislivello di centocinquanta metri, seguendo il sentiero 215 (qualche tratto attrezzato con scalette e funi, quindi sconsigliato a chi soffre di vertigini). Vi si arriva anche seguendo un percorso più accidentato, sempre a partire dal passo Tre Croci ma camminando sui sentieri 213/216 e poi 215, passando per forcella Malquoria. In salita dalla valle d'Ansiei, dai pressi di un hotel, parte invece il sentiero 217. Il dislivello superato è di circa seicento metri con diversi tratti ripidi dopo un inizio placidamente immerso nelle radure di fondovalle, attorno a malga Federavecchia. Quest'ultima variante regala da subito panorami sul lago di Misurina e le Tre Cime di Lavaredo, in lontananza, mentre più vicina spicca la sagoma del Cristallo.