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JUKEBOX GRIGIOROSSO

La paperella Cremo ci ha abituato bene, ora si inventi un giorno da papavero

L’Inter è per distacco l’avversaria più intrattabile incrociata fin qui. Il campionato entra nell’alta stagione, quella in cui la differenza fra papaveri e papere si fa più netta

Giovanni Ratti

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redazione@laprovincia.it

03 Ottobre 2025 - 15:34

CREMONA - Nel calcio come nella vita c’è chi nasce papavero e c’è chi nasce papera. Poi, nel gioco del pallone a inizio campionato può succedere che ci siano papaveri che fanno la figura da papera, e viceversa. Adesso però il campionato incomincia a pettinarsi le idee, e le differenze minacciano di venire al pettine. E allora, metti caso che ci sia una papera grigiorossa che ci ha preso gusto a stare all’altezza dei papaveri, che cosa può fare per tenere testa a uno dei papaveri più alti alti alti?

L’Inter è per distacco l’avversaria più intrattabile incrociata fin qui. Oltretutto ha fretta di risalire quella manciatina di punti che le sono usciti da un buco nella tasca. Il campionato entra nell’alta stagione, quella in cui la differenza fra papaveri e papere si fa più netta.

Per provarci – senza garanzia di successo sia chiaro – solo per provarci ci vuole la migliore Cremo. Migliore ancora di quella che a San Siro ha già vinto con l’altra metà di Milano, alla quale peraltro non era ancora suonata la sveglia biologica; un po’ migliore ancora di tutte quelle che fin qui hanno tenuto Nicola indenne da sconfitta.

In difesa, il margine di miglioramento in una squadra che peraltro ha preso un gol nelle ultime tre partite è rientrare con maggior ordine dalle rare fasi in cui ci si sporge in attacco più del solito. In particolare sui calci piazzati a favore in attacco, va migliorato l’equilibrio per provarci senza scoprirsi troppo il pancino.

Davanti, bisogna tirare di più e meglio. Nelle ultime pur utilissime tre partite si è centrato lo specchio cinque volte, compresi la palombella da metà campo di Bonazzoli e il gol di Baschirotto. Poi nel finale del Sinigaglia, anche grazie all’uomo in più si è tirato tre volte, sempre con i laterali e sempre con mira rivedibile, ma si è tirato.

Aspettando Vardy, il classico centravanti che le palle da gol se le procura da solo non ce l’abbiamo, e allora a chi chiedere di costruire occasioni senza doversi limitare ai calci piazzati? Payero sta trovando la condizione, ma ha bisogno di collaborazione. Perso Collocolo, gli altri centrocampisti non hanno fin qui palesato particolare attitudine al tiro, e la trasferta con l’Inter non sembra l’occasione più propizia per invertire la tendenza. Ma qualcosa ci si dovrà inventare. E se dico inventare, l’associazione di idee più spontanea che mi viene è quella col nome di Vazquez.

Chiaro che perché l’imbattibilità grigiorossa esca un’altra volta tutta intera da San Siro devono succedere cose per le quali non ho abbastanza immaginazione. Il destino è quasi tutto nei piedi della più forte. La paperella grigiorossa ci ha abituato bene, anzi benissimo; ma stavolta altro che impresa, le tocca inventarsi un giorno da papaveri.

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