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L'INIZIATIVA

Il latte Soresina alle leggende grigiorosse

I brick della Latteria a ruba durante il torneo al PalaPadel. Arcari: «A casa mia è una tradizione». E Dall’Igna: «Fondamentale per dare energia»

Fabrizio Barbieri

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fbarbieri@laprovinciacr.it

15 Giugno 2025 - 15:12

CREMONA - C’è un filo bianco, genuino e silenzioso, che unisce la campagna alla città, il passato alla modernità, la tavola di casa agli eventi sportivi più coinvolgenti. È il latte. E in occasione del torneo ‘Leggende grigiorosse’ al Cremona PalaPadel, il latte è stato uno dei protagonisti grazie all’iniziativa della Libera Associazione Agricoltori Cremonesi in collaborazione con la Latteria Soresina.


Un gesto semplice, concreto e carico di significato: la distribuzione gratuita di latte fresco a tutti i partecipanti e agli spettatori dell’evento. Un modo per celebrare con concretezza la recente Giornata Mondiale del Latte (primo giugno), ma anche per ribadire un messaggio profondo e attuale: il latte è salute, territorio, identità. Ed è parte integrante di uno stile di vita sano, attivo e consapevole.

I bambini dell'Academy Cremona PalaPadel


Nel contesto di una giornata dedicata allo sport, alla memoria calcistica e alla comunità, il latte si fa simbolo di vicinanza tra il mondo agricolo e quello urbano, tra la fatica nei campi e l’impegno sui campi da gioco. Un prodotto che fa parte della storia alimentare di Cremona e del suo territorio, ma anche della quotidianità di molte famiglie, atleti e appassionati.

Michele Arcari, Antonio Cabrini e Andrea Gastaldi si sono classificati al secondo posto e hanno ricevuto un pacco di prodotti della Latteria Soresina


Perché il latte non è solo un alimento. È un rituale. È il primo gesto del mattino. È il profumo che accompagna la colazione, l’energia che dà slancio alla giornata, la pausa nutriente dopo l’allenamento. È tradizione, memoria e benessere in un solo bicchiere. Soprattutto per chi fa sport, il latte rappresenta una scelta di valore. Ricco di proteine di alta qualità, calcio, vitamina D e altri micronutrienti fondamentali, è l’alleato perfetto per sostenere i muscoli, rafforzare le ossa, favorire il recupero dopo lo sforzo fisico. La Latteria Soresina, una delle realtà lattiero-casearie più radicate e apprezzate a livello nazionale, porta con sé una storia lunga più di un secolo.

Caterina Effretti con Michele Arcari davanti al corner del latte


A bordo campo tutti gli ex calciatori si sono avvicinati al corner con i brick di latte. Per Michele Arcari «il latte è un rituale irrinunciabile: non esiste colazione senza un cappuccino a base di latte fresco, simbolo di un legame forte con la tradizione». Per Matteo Serafini e Roberto Manfredi: «è un’abitudine di famiglia, un gesto che unisce genitori e figli: una tazza di latte con i cereali o la frutta è il buongiorno perfetto, un momento di condivisione». Marco Giandebiaggi conosce il Latte Soresina da anni: «Da quando vestivo la maglia grigiorossa, e lo considero una garanzia di genuinità».

Marco Giandebiaggi e Giovanni Dall'Igna


Giovanni Dall’Igna lo sceglie per la sua bontà e per l’energia che sa dare. «Mi dà la carica anche quando devo fare attività sportiva». Mentre Davide Rossi si definisce: «Un vero e proprio consumatore abituale: il latte lo accompagna ogni giorno, anche oltre la colazione». Testimonianze che raccontano, con semplicità e autenticità, quanto un alimento così essenziale sia in realtà profondamente legato alla cultura sportiva e familiare. Il latte è parte della crescita, del recupero, della forza. Ma è anche piacere e gusto, quando la materia prima è selezionata, fresca e sicura.

Davide Rossi con il suo brick

Con questa iniziativa, la Libera Associazione Agricoltori Cremonesi rafforza un messaggio di valore: l’agricoltura non è solo produzione, ma è cultura, salute, educazione. Insieme alla Latteria Soresina, promuove un’alimentazione consapevole e sostenibile, che parte dalla filiera corta e arriva direttamente alle persone. Il torneo ‘Leggende grigiorosse’ è stato anche questo: un’occasione per ritrovarsi, ricordare, divertirsi. Ma anche per riscoprire le cose semplici che fanno bene. E il latte è stato il compagno perfetto di questa festa. Perché c’è qualcosa di più profondo in un bicchiere di latte fresco: c’è la terra, c’è il lavoro, c’è la cura. E c’è la forza di un gesto che continua a unire le generazioni.

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