L'ANALISI
17 Febbraio 2024 - 14:27
CREMONA - Ascoli-Cremonese è la storia di Peter Pan e Capitan Uncino, ma rivoltata come un calzino. Perché stavolta Peter Pan deve la pelle al suo presunto arcinemico. Il Peter Pan grigiorosso era volato ad Ascoli per tornare a vincere, e invece rischiava di finire in pancia a un coccodrillo brutto e feroce di nome Castori; ma in suo soccorso è arrivato niente di meno che Capitan Uncino, al secolo Matteo Bianchetti. Per due volte il capitano ha sventato pericoli colossali che rischiavano di costare la partita, dato che dall’altra parte del campo si faceva scena muta.
Per darti un’idea dello spettacolo, dirò che mi sono divertito finché c’è stata la nebbia. Alla tivù si vedeva soltanto il pallone fluorescente che ogni tanto solcava il cielo come una cometa. Poi dopo mezz’oretta la nebbia se n’è andata, e da guardare è rimasta una partita triste come una birra analcolica. L’Ascoli è una squadra bisbetica come certi inquilini che nelle assemblee di condominio non stanno zitti nemmeno quando sono sull’orlo della sincope. E tanto è bastato per mandare i nostri eroi in confusione.
Del primo tempo risultano un pallonetto di Zanimacchia spazzato dalla linea da Bellusci, e un cross di Sernicola per l’inserimento di Vazquez che di testa non ha bucato Viviano. Coda è uscito dopo un’oretta per raggiunto limite di malinconia, poi il golletto sarebbe anche arrivato, in mischia con Tsadjiout, ma figurati se il Var non ci ficcava il naso. Poi più niente, quindi poco, troppo poco. Scarso lavoro per i due portieri, Viviano perché dopo Vazquez nessuno ha fatto un tiro degno di questo nome, Jungdal perché ha trovato non uno ma due angeli custodi, Falzerano che lo grazia e Bianchetti che lo salva.
Due flash per capire di cosa parliamo quando parliamo dell’arte di difendere. Nel primo tempo Antov e Ravanelli si incapocciano, Pablo Rodriguez si infila la bavaglia per non sporcarsi la maglietta col sangue grigiorosso ma su di lui piomba Capitan Uncino. Ultimi scampoli di partita, quelli che se sbagli non c’è più rimedio, la Cremo arremba l’Ascoli non ha più il fiato per vivere, eppure mette Streng davanti a Jungdal, ma il Matteo in scivolata gli uncina il pallone che vale la partita.
Insomma, peccato che nel calcio non ci siano gradi superiori, altrimenti Bianchetti sarebbe entrato capitano e sarebbe uscito almeno colonnello. Brutta partita, quella della Cremo che si lascia troppo facilmente trascinare in basso dagli avversari; ma bella storia, quella di Capitan Uncino che salva la pelle a Peter Pan.
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