L'ANALISI
24 Luglio 2017 - 16:46
Da piccolo Stefano Colferai voleva fare il calciatore. A 27 anni, invece, il milanese è sbarcato in Nba, il campionato di basket americano, non come giocatore ma come artista. La league d’Oltreoceano ha scoperto le sue riproduzioni in plastilina su Behance, la piattaforma online utilizzata gratuitamente dai creativi di tutto il mondo per farsi conoscere mostrando il proprio portfolio, e a luglio 2016 gli ha scritto una mail: "Vorresti realizzare una ventina dei nostri giocatori e tutte le mascotte delle squadre americane sotto forma di emoticon?". E così Stefano ha cominciato a reinterpretare i giocatori - LeBron James, Dwayne Wade, Paul George, Stephen Curry, Kyle Lowry - e poi i portafortuna delle squadre, da Chuck a Bear, fino a Hugo e Crunch. Due mesi di tempo. Al lavoro per Nba ha aggiunto la stop-motion per animare le opere, così da inserirle come emoticon nell’app Nba Moji, usata dagli spettatori per scaricare e postare sui social le immagini. "Un successo inaspettato. E per la prossima stagione mi hanno già chiesto se voglio preparare le nuove caricature"
di CHIARA BALDI
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