CALCIO
01 Novembre 2019 - 17:14
CREMONA (1 novembre 2019) - Una lezione-concerto imperniata sul trallallero genovese. Ha riscosso apprezzamento l'evento organizzato nei gironi scorsi presso il dipartimento di Musicologia e Beni Culturali di Cremona nell'ambito del ciclo di appuntamenti Dal locale al globale.
Protagonisti i canterini della Squadra di Genova – Claudio Valente, Matteo Merli, Alessandro Campora, Ettore Molini, Angelo Asborno, Mirko Bonazza, Gianpiero Merlo, Ivo Domenichella – una formazione che da oltre vent’anni mantiene viva la tradizione del trallallero genovese.
Il trallallero, nato nell’entroterra ligure, è un genere di canto a più voci maschili che si esegue senza l’accompagnamento di strumenti. Le formazioni di canterini sono definite squadre di canto e il numero di componenti è solitamente contenuto tra gli otto e i tredici elementi.
Ciascuna squadra è formata da quattro solisti – il contralto (o contraeto), il tenore (o primmo), il baritono (o controbasso), la chitarra vocale (a chitära) – e da un gruppo di bassi. La chitarra vocale è molto particolare; questa voce ha un ruolo ritmico e s’insinua fra le altre voci esclusivamente con sillabe nonsense. Il timbro vibrante e il tipo di emissione vocale richiamano l’imitazione strumentale da cui assume il nome.
Nato “con le gambe sotto la tavola”, in un contesto conviviale come quello dell’osteria, il trallallero consiste in un repertorio di brani tradizionali, cantati solitamente in italiano ma arricchiti da termini dialettali e da sillabe nosense, oltre che da una serie di brani d’autore, perlopiù canzoni in genovese.
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