L'ANALISI
18 Novembre 2016 - 13:41
Catania. Juan Belmonte è tornato in un Cile pericoloso, a cavallo tra passato e presente, e ancora una volta ostaggio della criminalità e del potere. Ma anche teatro di una storia d'amore sincera e passionale. Lo scrittore Luis Sepulveda ha scelto di presentare il suo nuovo romanzo "La fine della storia" (Guanda) in Sicilia, in anteprima nazionale giovedì 17 al teatro Sangiorgi di Catania, in occasione del quinto e ultimo appuntamento della rassegna turistico-letteraria "Paesaggi di Mare", ideata e diretta da Antonella Ferrara e promossa dall'Assessorato al Turismo della Regione Siciliana. "La fine della storia" è un cerchio di vita che si chiude, ha spiegato lo scrittore: "con una storia che nasce da un fatto reale e cioè dalla possibilità che in Cile venga liberato un pericoloso criminale condannato per violazione dei diritti umani. Per me era importante raccontarla. C'è dentro il rapporto di Belmonte con la sua compagna, c'è una vita di sofferenza e che si risolve con la forza dell'amore sostenuto dalla mutua protezione". Per Sepulveda tutti i Paesi del Sud del mondo sono legati da una sfida per la vita da portare a termine. Tra queste terre difficili di certo c'è anche la Sicilia, "con cui io ho un rapporto molto sentimentale. Mi piace il suo caos organizzato, è un terra speciale. - ha detto nel corso della presentazione ufficiale al Teatro Bellini di Catania, insieme all'assessore regionale Barbagallo, ad Antonella Ferrara, al sovrintendente del "Bellini" Roberto Grossi - Il mio avvicinamento con la letteratura è iniziato con Pirandello. Sciascia ha poi un linguaggio unico, è un maestro dell'architettura della narrazione".
(Testo e video di Rosa Maria Di Natale)
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