Negrita, trent’anni di rock e coscienza civile in un live tra rabbia e liberazione

CREMONA - Il rock dei Negrita è tornato all’Infinity 1 con un concerto che ha intrecciato presente e passato.

Al centro della serata i brani di Canzoni per anni spietati, il disco più sociale della band di Arezzo. La scaletta ha alternato ballad e sfuriate elettriche, ripercorrendo una carriera iniziata nel 1994.

Fin dall’inizio, chitarre spiegate e testi diretti hanno dato il tono al live. Tra i momenti più intensi “Nel blu”, “Radio Conga” e “Noi siamo gli altri”. “Song to Dylan” ha raccontato le contraddizioni dell’Occidente contemporaneo.

Il pubblico si è alzato in piedi con il ritorno ai suoni ruvidi degli anni Novanta. “Bambole” e “Lontani dal mondo” hanno acceso emozioni e memoria collettiva.

Il concerto, diviso in due tempi, ha unito energia rock e passaggi più teatrali. Una serata capace di trasformare inquietudine e rabbia in condivisione e sollievo.

I Negrita si raccontano fra passato e presente

Concerto fra vecchi e nuovissimi brani della band aretina. Il pubblico lascia le sedie e balla