L'ANALISI
24 Novembre 2024 - 12:35
CREMONA - Le canzoni di Mina per una grande love story. Successo per ‘Vorrei che fosse amore’, lo spettacolo omaggio alla Tigre di Cremona ieri sera è andato in scena al teatro Ponchielli. In parte concerto e in parte rappresentazione teatrale, lo show è incentrato sulle canzoni di Mina - interpretate dalla superba voce di Silvia Mezzanotte (artista che in passato, accanto a una carriera solista, è stata a lungo voce dei Matia Bazar) -, e sulla storia interpretata da Gabriele Colferai, regista e autore dei testi, e Beatrice Baldaccini.
‘Ancora ancora ancora’, ‘Vorrei che fosse amore’, ‘Mi sei scoppiato dentro il cuore’, ‘Anche un uomo’, ‘Insieme’, ‘È l’uomo per me’, ‘Grande grande grande’, ‘Parole parole’ sono alcune delle canzoni che fanno da colonna sonora a una storia che dalla notte del 1978 al Teatro Bussoladomani sul lungomare di Lido di Camaiore (quando la cantante cremonese salì sul palco per il suo ultimo live, prima del definitivo ritiro dalle scene) si dipana fino ai giorni nostri.
A sostenere il canto, c’è un ensemble strumentale tutto al femminile: Le Muse, dirette dal maestro Andrea Albertini. «Volevamo offrire un omaggio a Mina che non fosse comune - aveva spiegato Mezzanotte -. La mia generazione non ha mai vissuto una storia d’amore senza che ci fosse almeno una canzone di Mina a fare da colonna sonora: la nostra volontà era celebrare il fatto che Mina ci abbia ispirato l'amore in ogni sua declinazione. Senza voler parlare di lei e della sua vita, anche per una questione di rispetto, abbiamo pensato a una storia romantica immaginaria. Mina per noi è stata icona da ogni punto di vista: lo stile, l’abbigliamento, la vita privata che è divenuta per forza di cose vita pubblica, contro il pregiudizio della gente. È stata precorritrice dei tempi sia sulla scena che fuori dalla scena, per esempio tramite le copertine dei suoi dischi».
Il ricavato della vendita dei biglietti è stato devoluto alla Fondazione Banco dell’energia, l’ente filantropico promosso da A2A e dalle sue Fondazioni AEM, ASM e LGH, che sostiene le persone in situazioni di vulnerabilità economica e sociale, con particolare attenzione alla povertà energetica. «Banco dell’energia - spiegano i promotori - ha lanciato e promosso il Manifesto Insieme per contrastare la povertà energetica, a cui hanno aderito ad oggi oltre 70 firmatari, tra aziende, fondazioni, istituti di ricerca, associazioni ed enti, che condividono l’obiettivo di realizzare progetti concreti di sostegno e formazione. Il Banco promuove e coordina interventi strutturali dedicati alle associazioni del Terzo Settore mirati all’efficientamento degli edifici utilizzati per gli scopi sociali».
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